potrebbe influenzare l’espressione del nostro DNA
Stefania Cocco
L’organismo di ognuno di noi è diverso, per questo i regimi alimentari ideali differiscono da un individuo all’altro. Questo modo di considerare il corpo umano, cioè nelle sue caratteristiche individuali specifiche è più possibile che in passato grazie all’accelerazione degli studi sul genoma. Per scegliere la dieta che fa al caso nostro, infatti, possiamo far riferimento a una disciplina emergente quale è la nutrigenomica, che studia l’influenza dell’alimentazione quotidiana sull’espressione del DNA. In Italia il numero delle persone che si sottopone a test genetici per scopi medici è in crescente diffusione. Sebbene rispetto al trend europeo e americano il nostro paese sembri procedere più lentamente nell’utilizzo di queste nuove tecnologie, è opportuno supporre che il fenomeno acquisirà un ruolo sempre più rilevante nella pratica clinica. A dimostrarlo sono gli ultimi censimenti (2004, 2007 e 2012) emanati dalla SIGU (Società Italiana di Genetica Umana) sulle strutture di genetica medica presenti nel nostro paese e le attività svolte.
I motivi che portano a sottoporsi a un test genetico sono, primo fra tutti, la richiesta della diagnosi di malattie legate al patrimonio genetico e, in secondo luogo, il bisogno di calcolare il rischio, la probabilità dell’insorgenza di una malattia genetica. Le moderne tecniche della biologia molecolare e la conoscenza del genoma umano stanno portando a continue innovazioni nel campo della medicina personalizzata, in quanto sono in grado di mettere in relazione il patrimonio genetico con i fattori ambientali. Se la “nutrigenetica” indaga come ciascun patrimonio genetico reagisce in modo diverso agli stessi alimenti, ottenendo da una particolare dieta risultati differenti, la nutrigenomica, partendo dal genotipo di un individuo, può intervenire nella sua dieta al fine di migliorarne la salute e frenare l’insorgere di patologie. Le possibili applicazioni della nutrigenomica possono spaziare da diete ritagliate sugli specifici metabolismi di ciascun individuo e che permettono quindi di raggiungere risultati migliori e più duraturi, alle cure mediche personalizzate per determinate disfunzioni legate all’espressione genica. Una delle conseguenze dello sviluppo della medicina molecolare legata all’alimentazione è la diffusione su internet del mercato dei test nutrigenomici. Ciò significa che ognuno può sottoporsi al test tranquillamente a casa, senza la consultazione di uno specialista che sappia guidare il paziente al giusto comportamento alimentare. In effetti la maggior parte di questi test sono poco accurati e hanno una capacità predittiva più bassa di quello che si crede, necessitando di una genetista che ne sappia interpretare correttamente i risultati. Per queste ragioni l’Unione Europea ha recentemente bollato come inattendibili e inappropriati i test venduti on-line. In Italia, a differenza degli USA, la figura del consulente genetico non esiste, quindi è necessario rivolgersi allo specialista di riferimento, il genetista. Chi volesse sottoporsi a test nutrigenomici e genetici in generale, deve rivolgersi ai servizi di screening genetico presenti nei grandi ospedali, nei centri di riferimento sia provinciali che regionali o in laboratori privati che si occupano di analisi del DNA.
Trafiletto:
Test genetici alla portata di tutti e in rapida diffusione nella diagnostica, nel campo della medicina personalizzata
e di una scienza giovane e promettente.