Gli energy drink, che tanto piacciono ai giovani e ai bambini, alterano le funzioni del cuore e in particolare la sua contrazione. Secondo gli ultimi dati, le visite ai pronto soccorso correlate al consumo di energy drink è quasi raddoppiato. A confermarlo è uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Bonn, in Germania. Sono stati presi sotto esame 18 volontari sani, di cui 15 uomini e tre donne.
Ciascuno dei volontari è stato sottoposto a una risonanza magnetica del cuore prima e un’ora dopo aver consumato un energy drink contenente taurina (400 mg/100 ml) e caffeina (32 mg/100 ml), e i risultati delle immagini hanno evidenziato una differenza significativa nella velocità di contrazione nel picco sistolico (ossia la fase di contrazione del cuore) a carico del ventricolo sinistro tra prima e dopo l’assunzione della bevanda. Molti genitori tendono a dare gli energy drink ai loro figli per caricarli di energia, ma ignorano i diversi effetti collaterali quali tachicardia, palpitazioni, aumento della pressione arteriosa e, nei casi più gravi, convulsioni e morte improvvisa.
A fronte di tutto ciò “c’è poca o nessuna regolamentazione sulle vendite di bevande energetiche” lamenta il dottor Jonas Dörner della sezione di imaging cardiovascolare presso l’Università di Bonn e coautore dello studio.
Dunque, quando i bambini sono stanchi per la scuola e lo sport, i genitori non devono ricorrere a questi integratori che agitano l’organismo intero, ma è preferibile una sana e ricca merenda; oppure gli adolescenti, magari in un periodo particolarmente stressante come ad esempio la maturità, devono prestare molta attenzione all’assunzione degli energy drink. Gli studiosi, inoltre, raccomandano di non abituare i bambini a bere caffè durante l’infanzia, e in generale di prendere questa abitudine il più tardi possibile e con moderazione.
Melissa Bucossi