Il miele, formato quasi esclusivamente da zuccheri, gode di un’alta concentrazione di fruttosio che gli conferisce un potere dolcificante particolare e un prolungato effetto energetico, perché resta disponibile nell’organismo più a lungo.
E’ consigliato per chi pratica sport, prima e dopo uno sforzo fisico, per recuperare le energie impiegate; molto utile per chi svolge attività ‘mentali’ per i benefici al cervello e al sistema nervoso; salutare per le persone anziane e inappetenti. Nell’antichità era l’ingrediente principale di una particolare bevanda, formata da miele, lievito ed acqua, che veniva fatta bere agli sposi come augurio per propiziare l’arrivo di un figlio maschio: da qui l’espressione ‘luna di miele’.
Un recente studio definisce il miele non più come farmaco fitoterapico, ma come farmaco vero e proprio, d’altronde le virtù curative di questo alimento, erano già conosciute nei tempi antichi e sono oggi apprezzate dalla medicina ufficiale. In Francia, lo scienziato Bernard Descottes, capo del Dipartimento di chirurgia interna e trapianti dell’Ospedale di Limoges, già dal 1984 ha iniziato ad utilizzare il miele per problemi di cicatrizzazione e per curare le piaghe, con risultati estremamente positivi. La “Terapia del miele”, da lui ribattezzata con il nome di “Apiterapia” è risultata estremamente efficace, fruttandogli la qualifica di Presidente dell’Associazione. Secondo l’esperto, che utilizza un protocollo di cura specifico nell’ospedale di Limonges, dove svolge la sua attività, il miele garantisce cure due volte più rapide rispetto alle medicazioni grasse; il segreto antisettico del miele, sarebbe l’acqua ossigenata che viene da esso prodotta naturalmente, attraverso un enzima utilizzato dall’ape per trasformare il nettare. Il potere cicatrizzante, secondo Descottes, è invece legato sia allo zucchero, che per osmosi asciuga la piaga, sia ad un insieme di composti organici che favoriscono l’emissione di citochine e interleuchine precicatrizzanti. Secondo un ulteriore studio condotto dall’Università di Pisa, invece, il miele sarebbe efficace contro diversi microrganismi responsabili di infezioni interne per le sue funzioni antibatteriche e antibiotiche.
Le diverse proprietà terapeutiche del miele cambiano a seconda del polline dei fiori che lo “generano”:
Miele di Acacia: lassativo, antinfiammatorio per la gola, patologie dell’apparato digerente, disintossicante del fegato, contro l’acidità di stomaco.
Miele di Arancio: cicatrizzante per le ulcere, antispasmodico, sedativo, utile contro l’insonnia e l’eccitazione nervosa.
Miele di Bosco: indicato negli stati influenzali.
Miele di Castagno: favorisce la circolazione sanguigna, antispasmodico, astringente, disinfettante delle vie urinarie. Consigliato per anziani e bambini.
Miele di Girasole: antinevralgico, febbrifugo, consigliato contro il colesterolo, calcificante delle ossa.
Miele di Erba Medica: tonificante, antinfiammatorio, indicato per gli sportivi dopo una gara.
Miele di Erica: azione antireumatica, antianemico ricostituente.
Miele di Eucalipto: azione antibiotica, antiasmatico, utile per la tosse.
Miele di Melata d’Abete: antisettico polmonare e delle vie respiratorie.
Miele di Melata di Quercia: antianemico, utilizzato dagli atleti per l’elevato contenuto di sali minerali.
Miele Millefiori: azione disintossicante del fegato.
Miele di Ginepro: particolarmente indicato nelle affezioni respiratorie.
Miele di Tarassaco e Melo: diuretico, depurativo, azione benefica sui reni.
Miele di Tiglio: sedativo dei dolori mestruali, calmante, diuretico, digestivo, indicato per le tisane espettoranti, contro l’insonnia e l’irritabilità.
Miele di Timo: antisettico, calmante, combatte la febbre.
Miele di Trifoglio: antisettico, calmante
Miele di Rododendro: ricostituente, calmante dei centri nervosi, utile contro l’artrite
Polline dei fiori: dal sapore vegetale non sempre gradito, si può consumare nello yogurt e nel latte, alimento proteico, ideale come antistress
Per questi e per molto altro è necessario rispettare e prendersi cura della natura, poiché l’attenzione che abbiamo verso essa è direttamente proporzionale ai benefici che ognuno di noi può ricavarne.
Alessia Locicero