Il tè nero ha proprietà notevoli e il fatto di berne alcune tazze al giorno, può contribuire a mantenere una buona salute corporea generale, tanto che il suo consumo si alterna quotidianamente a quello dell’acqua già in molti paesi del mondo. Un suo consumo regolare fa bene alle ossa, ai denti, favorisce una corretta dilatazione dei grossi vasi sanguigni, migliorando notevolmente le condizioni di salute del cuore.
Il tè nero differisce dal tè verde solo per il processo di lavorazione delle foglie, le foglie del tè nero, dopo essere state raccolte e fatte macerare, vengono essiccate, arrotolate e tritate liberando enzimi e polifenoli in questi processi; segue una fase di fermentazione a temperature elevate, di durata breve e infine le foglie vengono di nuovo essiccate.
Questo complesso insieme di passaggi porta all’ossidazione del tè, reazione che invece non avviene nel processo di lavorazione del tè verde e fa sì che il tè vada incontro ad ossidazione ed abbia il caratteristico colore più scuro. E’ il tè con il contenuto maggiore di caffeina tra tutti i vari tipi di tè, è importante lasciarne in infusione le foglie per un massimo di 5 minuti, per raggiungere il corretto aroma dell’infuso, per solubilizzare adeguatamente la caffeina e stabilizzare i tannini.
Uno studio condotto su oltre 1000 donne di età media 75 anni arruolate nell’ambito della ricerca ‘Calcium Intake Fracture Outcome Study’ in corso in Australia, dimostra come l’abitudine di bere due o più tazze di tè nero al giorno riduca il rischio di frattura negli anziani.
I risultati sono stati presentati al meeting annuale della American Society for Bone and Mineral Research da Richard Prince della università dell’Australia Occidentale.
Alle donne è stato chiesto di compilare dei questionari su abitudini alimentari e stili di vita e sul consumo di bevande come anche il tè, di varie qualità. La salute delle loro ossa è stata seguita per circa dieci anni di osservazione.
E’ emerso che coloro che usavano bere tre tazze di tè nero al dì presentano un rischio ridotto del 34% di andare incontro a una grave frattura collegabile all’osteoporosi (un problema frequente dell’invecchiamento), e un rischio di frattura di anca – un altro degli incidenti più frequenti in età anziana – ridotto del 42%.
E’ possibile che gli antiossidanti del tè nero (flavonoidi) esercitino un’azione positiva su massa e forza delle ossa degli anziani rese fragili dal peso degli anni.
Alessia Locicero