La comunicazione è uno strumento fondamentale nella cura delle malattie. È l’assunto da cui si è sviluppata, negli ultimi dieci anni negli Stati Uniti, la Medicina Basata sulla Narrazione (NBM).
Stati Uniti. Secondo i medici e docenti universitari della Harvard School, una buona comunicazione tra medico e paziente è fondamentale per stabilire la diagnosi della malattia e intervenire con più “precisione” nella terapia.
I medici partono dalla distinzione tra disease e ilness. Disease è la malattia intesa in senso biomedico, il disturbo organico vero e proprio. Ilness è il vissuto particolare che il paziente ha della malattia, cioè come egli definisce il proprio stato, e questo può essere appreso solo attraverso la sua individuale e specifica narrazione. Da questo punto di vista, tra i due si stabilisce un rapporto asimmetrico, in cui il ruolo del paziente è primario.
A questo tipo di narrazione si aggiunge quella del medico. Il recente ed elevato sviluppo scientifico-tecnologico, ha costretto in un angolo la comunicazione. Da parte del medico, le spiegazioni riguardo allo stato della malattia e della terapia, si sono ridotte, in un eccesso di sicurezza scientifica.
Tra paziente e medico si è, così, andata a formare anche una barriera linguistica. Per questo, il primo step della comunicazione è l’ascolto del paziente nel proprio vissuto soggettivo, e la successiva traduzione in categorie diagnostiche, mediche.
In questo reciproco rapporto di narrazione si sviluppa la costruzione della storia della malattia, in cui il paziente viene coinvolto nel processo decisionale. Al centro del trattamento c’è l’individuo, la terapia deve essere individuale.
Dal punto di vista del medico, lo sviluppo della competenza narrativa da parte del paziente aiuta a definire meglio i racconti spesso confusi di quest’ultimo; migliora, perciò, la ricerca delle informazioni cliniche.
Osservatorio di Medicina Narrativa Italiano. In Italia, l’esperienza singola di alcuni medici all’interno delle proprie Asl, basata su percorsi di formazione, laboratori, applicazioni sperimentali, ha portato alla nascita di un osservatorio nazionale sulla NBM.
L’osservatorio è un network di condivisione e connessione delle esperienze di Medicina Basata sulla Narrazione.
Silvia Petrianni