La partecipazione sempre maggiore della scienza nei confronti dell’alimentazione, oltre che il ritrovato interesse delle persone verso tutto ciò che è sano, ha portato a nuove scoperte rilevanti, che hanno definitivamente spiegato quali siano le bugie e quali le verità più diffuse sul cibo.
Di recente la scienza ha affermato che il cioccolato fondente, assunto in piccole quantità, è benefico, oltre che capace ridurre il rischio di infiammazioni e di patologie cardiache come l’infarto, così come è stato sottolineato che l’ananas non è in grado di far bruciare i grassi. Questo frutto è sì ricco di vitamine e sali minerali ma non è in grado di favorire l’eliminazione dell’adipe o di ridurre l’assorbimento di alcune sostanze.
Nelle ricerche si è evidenziato come alcune tipologie di grassi sono necessari per la salute umana. In una dieta bilanciata, infatti, è importante che vengano introdotti perché consentono lo svolgimento di numerose funzioni utili al nostro organismo. I grassi da prediligere sono quelli vegetali mentre quelli di origine animale, burro e strutto, devono essere consumati con parsimonia.
Una delle più grandi verità riguarda le carni ed in particolare quelle rosse. L’impostazione comune ritiene che sia indispensabile consumarle ogni giorno o comunque con grande frequenza, per poter far la scorta di ferro e proteine. In realtà uno studio condotto dall’Harvard medical school ha evidenziato che chi immette, quotidianamente, carni lavorate o carni rosse ha più possibilità di sviluppare delle forme tumorali; questo incremento è pari a 20% e riguarda anche un aumento del rischio cardiovascolare.
Per quanto riguarda il caffè, consumato in quantità corrette, ossia non più di due o tre tazzine al giorno, è una bevanda particolarmente interessante perché ricca di antiossidanti. Inoltre, aiuta a mantenere la concentrazione e a contrastare la stanchezza.
Il peperoncino invece è uno di quegli alimenti che stimola la produzione di calore in determinate aree del nostro corpo, dove è ubicato il cosiddetto grasso bruno, queste aree sono posizionate sopra le clavicole, nella regione toracica e nella zona cervicale, ma attenzione, il sistema funziona solo se l’obesità non è troppo spiccata, infatti un eccesso di grassi “annega” il grasso bruno che non riesce di conseguenza a produrre calore, meglio quindi tornare al classico sistema di abbinare una dieta all’attività fisica.
di Maurizio Bruera