Le nuove tecnologie aiutano a risolvere i problemi curando l’aspetto estetico
Accade spesso che il paziente che necessita di una terapia ortodontica fissa, soprattutto nel caso di paziente adulto ma non solo, decida di non intraprendere la cura per problemi estetici, questo perché trova imbarazzante mostrare gli attacchi.
La moderna ortodonzia ci consente di poter eludere questo tipo di problema estetico in un’altissima percentuale di casi ortodontici.
La tecnica linguale ci consente di montare gli attacchi sulla faccia interna del dente, appunto lingualmente, in modo che nulla sia visibile all’esterno.
Questa tecnica è paragonabile in tutto e per tutto alla tecnica tradizionale,cioè si possono ottenere gli stessi spostamenti dentali e la si può usare in associazione ad altri ausili ortodontici.
A suo vantaggio c’è “l’invisibilità” ma è certamente più disagevole della tecnica tradizionale in quanto l’ingombro dei brackets nella parte interna della cavità orale può provocare fastidio alla lingua ed inoltre ci possono essere alterazioni della fonazione.
Anche da un punto di vista operativo la tecnica linguale è più indaginosa per l’ortodonzista e per questo i tempi delle sedute di controllo sono nettamente superiori alla tecnica vestibolare.
Un’altra valida alternativa all’ortodonzia fissa tradizionale è quella degli allineatori trasparenti.
Si tratta di una serie di mascherine trasparenti che vengono sostituite ogni 3-4 settimane fino ad ottenere il risultato desiderato.
Questa tecnica si avvale di laboratori specializzati nella realizzazione degli allineatori.
L’ortodonzista, dopo aver visitato il paziente,aver visionato l’ortopanoramica ed aver analizzato il tele cranio laterale con relativa cefalometria, fotografa il paziente sia extra-orale che intra-orale (fa cioè quello che normalmente richiede un’analisi ortodontica per poter decidere un piano di trattamento)prende le impronte con materiale siliconico e dopo aver inserito tutti i dati del paziente online nel sito del laboratorio che svilupperà gli allineatori, specifica il piano di trattamento richiesto. A questo punto le impronte vengono inviate al laboratorio dove con uno scanner sarà eseguito il set-up delle arcate delle impronte inviate, e nell’arco di 10-12giorni si avrà il clin check del paziente,cioè una simulazione di quelli che saranno gli spostamenti dentali fino al raggiungimento del risultato richiesto. Il clin check viene visionato dall’operatore e se questo lo ritiene valido convoca il paziente per visionarlo insieme e semmai approvarlo, altrimenti si può richiedere un nuovo clin check. Una volta approvato il piano di trattamento dopo 10-15 giorni gli allineatori saranno pronti; a seconda dei movimenti dentali necessari il numero di allineatori varierà .
Affinchè si ottenga il risultato desiderato, ciascun allineatore deve essere indossato 22-23 ore al giorno per 3 settimane,cioè si può rimuovere soltanto per mangiare e per lavare i denti; se la tempistica non è corretta l’allineatore verrà portato più giorni rispetto alle 3 settimane.
Con questa procedura si possono risolvere numerosi casi ortodontici ma ci sono delle limitazioni in caso di malocclusioni gravi.
E’ una terapia completamente invisibile e confortevole per il paziente ma è pur sempre una terapia ortodontica in cui i denti si spostano, quindi gli stessi fastidi e le medesime dolenzie provocate da una qualsiasi altra terapia ortodontica sono presenti anche in questa.
Per cui parafrasando il titolo dell’articolo, potremmo dire: l’ortodonzia non si vede ma si sente!
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