Sempre più spesso capita di osservare durante gli incontri sportivi professionistici di basket, pallavolo, calcio, tennis, rugby, l’intervento tempestivo a bordo campo del Fisioterapista-Osteopata. Può capitare, infatti, durante il gesto atletico di incombere in una distorsione articolare o percepire dei risentimenti muscolo-scheletrici che affiorano durante l’attività sportiva e aumentano progressivamente di intensità condizionando o bloccando l’atleta.
In queste circostanze, ove non ci sia il sospetto di un danno strutturale dell’articolazione, si può intervenire con manovre manipolative osteopatiche tempestive che hanno la capacità di restituire un gioco articolare fisiologico. Ciò andrà ad evitare l’immediato instaurarsi di adattamenti posturali antalgici sia nello sportivo che nell’atleta agonista, escludendo l’affiorare di una patologia articolare e abbreviando sensibilmente i tempi di recupero e il ritorno all’attività fisica. Nei non professionisti, la fretta di recuperare una forma fisica accettabile, soprattutto dopo le mangiate natalizie, invita alla ripresa o all’aumento delle ore di sport praticato. In questi casi, soprattutto se si proviene da un periodo sedentario, occorre iniziare con cautela, dando almeno 24/36 ore di riposo al fisico prima del successivo allenamento, il quale dovrà aumentare progressivamente nella durata. Tutto ciò eviterà possibili sovraccarichi muscolo-scheletrici e infortuni vari. L’osteopata offre all’atleta due tipi di interventi: curativo e preventivo/performante. Curativo per traumi articolari, sia per contatto diretto che per sollecitazioni massive del corpo. Gli allenamenti, le gare e le partite sottopongono gli atleti a sollecitazioni esagerate a livello di caviglie, ginocchia, schiena e bacino, arti superiori e cervicale. Preventivo e performante: l’atleta, seguito regolarmente dall’osteopata può ovviare all’insorgere di patologie di tipo cronico e/o ricorrente, tipici dello sport praticato ( pubalgie, lombalgie, cervicalgie, tendiniti e borsiti di vario genere). Il fine dell’osteopata sarà quello di ripristinare la fisiologica mobilità articolare grazie a manipolazioni mirate, ottenere uno stato di benessere rapido e duraturo nel tempo, oltre a sensibilizzare l’atleta ad ascoltare e riferire le sensazioni che il suo fisico comunica lui durante l’attività sportiva e nella fase di riposo. Tutto questo è possibile avendo un dialogo continuo con l’atleta ed è fondamentale per ottenere l’obiettivo di prevenire infortuni e giungere alla migliore prestazione sportiva possibile.