Appartenente alla famiglia delle Rutacee (citrus) insieme al cedro e al pompelmo, il mandarino è l’unico frutto dolce tra i tre. Dalla polpa zuccherina e succosa è solitamente consumato fresco e vanta proprietà benefiche innumerevoli.
Può rinvigorire le nostre difese immunitarie messe a dura prova nella stagione fredda, ricco di vitamina C, A e B, il mandarino vanta un notevole contenuto di fibre, carotene, sali minerali, acido folico, ferro e magnesio.
Per la notevole quantità di fibre in esso contenute il mandarino risulta particolarmente indicato per il benessere dell’intestino, inoltre, essendo nutriente e facilmente digeribile è consigliato in molte diete. Secondo recenti studi, sembra che questo frutto abbia anche proprietà antitumorali nonché quelle di proteggere il cuore.
Secondo alcuni studi, bere un bicchiere di succo di mandarino al giorno potrebbe ridurre il rischio di sviluppare il tumore del fegato, i ricercatori australiani sostengono che il consumo di arance e mandarini ridurrebbe del 50% le probabilità di cancro del tratto digestivo e del 20% il rischio di ictus.
La polpa del mandarino, ricca di Vitamica C, è utile per prevenire il raffreddore e protegge le mucose capillari; ma del mandarino non si butta nulla: la sua buccia, piena di limonane (principio antiossidante) ha la caratteristica di ritardare l’invecchiamento della pelle, e sempre dalla buccia si estrae un olio essenziale in grado di calmare l’ansia e combattere insonnia e ritenzione idrica.
Alessia Locicero