Bicchieri rigorosamente di vetro e una spillatura lenta con schiuma
Una bevanda multiforme come la birra nasce da 4 elementi semplici e naturali: i cereali (di cui l’orzo è il principale), l’acqua, il luppolo (ingrediente caratteristico che dona l’inconfondibile gusto aromatico) e il lievito (che consente la fermentazione). Dal biondo, al bruno, passando per l’ambrato, il ramato e il rosso, la grande varietà di colori delle birre dipende dalla diversa tostatura dei cereali utilizzati come materia prima. Si va dal colore paglierino chiaro delle lager al biondo brillante con venature verdi della pilsner, dal bruno di quelle d’abbazia al ramato quasi aranciato di alcune britanniche, fino al marrone scuro di alcune scoth ale.
Gustare la birra è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, ma è anche un processo che richiede particolari attenzioni che a volte si danno per scontate. A cominciare dal bicchiere che si sceglie, dalla temperatura a cui si serve, dal colore al profumo. Anche l’accostamento con i cibi è importante per valorizzare in pieno le qualità delle diverse birre.
Il primo passo da compiere è la scelta del bicchiere, rigorosamente di vetro perché esalta il colore della bevanda. La dimensione, la forma e lo spessore del contenitore permettono di valorizzarne le caratteristiche organolettiche. Boccale, ballon, tulipano o flut sono quelli più utilizzati, anche se il più rappresentativo è il boccale tedesco.
La schiuma, considerata dagli inesperti un accessorio ha invece una parte fondamentale nella conservazione dell’aroma e della freschezza della birra. E’ grazie alla schiuma che la birra, per tutto il tempo in cui resta nel bicchiere è parzialmente protetta dagli agenti esterni e dalla dispersione delle sue più preziose caratteristiche. E’ anche parametro di valutazione delle sue qualità: dalla quantità presente nel nostro bicchiere dovremmo capire se ci è stata servita alla giusta temperatura. Se è scarsa, la birra è troppo fredda, se è abbondante, la birra è calda. Prima di versarla è bene sciacquare il bicchiere con dell’acqua fredda, in modo da stabilire la giusta temperatura per la formazione della schiuma.
Altra gesto importante, prima di assaggiarla, consiste nell’odorare la bevanda, nello scoprire gli ingredienti primari che la compongono. Ogni birra ha un suo profumo caratteristico, che può essere tenue, forte, intenso, penetrante, morbido o sfuggente. Un bouquet di profumi che varia dalla frutta alla spezie, dal cioccolato alla liquirizia, dai fiori alla resina. Il gusto viene successivamente sottolineato dal retrogusto, che tende a risalire dopo averne deglutito un sorso.
Oltre a gustarla, può essere utilizzata anche per la preparazione di numerosi piatti.
Le più famose ricette provengono dal nord Europa e dalla zone dove si consuma maggiormente. Tuttavia, siccome il più importante ingrediente in cucina è la fantasia, si può sperimentare aggiungendola anche a piatti più nostrani, dai primi ai desserts. Provate ad aggiungerla in un risotto con speck e zucchine, al pesce spada alla griglia o ad una mousse di pere con gelatina… alla birra!
Maria Adamo