240° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza

Durante la celebrazione è stata letta una lettera del Presidente Napolitano e sono stati premiati alcuni finanzieri per il lavoro svolto

Nella giornata di ieri, nel salone di rappresentanza di Palazzo “M”, sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, è stato celebrato il 240° Anniversario della Fondazione del Corpo. La cerimonia si è svolta in un contesto molto sobrio e carico di significati a cui hanno partecipato i Comandanti dei Reparti della provincia e i militari del Corpo in servizio alla sede, il Comandante Provinciale – Col. Giovanni Reccia. Quest’ultimo ha letto un messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno straordinario del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Saverio Capolupo.

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Il Comandante provinciale ha rivolto i suoi più sinceri ringraziamenti ai finanzieri pontini, per le attività svolte e ha rivolto un cordiale saluto al personale in congedo ed in servizio, estendendolo anche ai familiari. Il Colonnello Reccia, riprendendo le parole del Presidente della Repubblica italiana, ha ricordato il grande lavoro di salvaguardia degli interessi del Paese, in un momento storico difficilissimo, dal punto di vista finanziario ed economico. Durante il suo esposto ha ricordato, inoltre, l’orgogliosa appartenenza a questo corpo, riprendendo le parole del Gen. C.A. Saverio Capolupo, che ha sempre operato nel rispetto dei valori morali che ispirano l’impegno costante al fianco di cittadini e delle istituzioni al fine di presidiare e far rispettare la legalità e la sicurezza economico-finanziaria.
Alla presenza del personale intervenuto, sono stati anche premiati alcuni militari che, distinguendosi in brillanti operazioni di servizio, hanno dato lustro all’attività del Corpo nel corso dell’ultimo anno. Per la stessa celebrazione, il Prefetto di Latina ha fatto visita al Comando Provinciale a Palazzo “M”, manifestando il proprio compiacimento per il lavoro svolto da parte dei finanzieri pontini in questi primi cinque mesi, nell’impegno prodigato nel tempo nel far rispettare i principi della legalità economica di tutto il Paese.

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Attività che nel corso del 2014 ha visto la Guardia di Finanza di Latina impegnata nell’azione a tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando al recupero delle risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti locali.
La lotta all’evasione fiscale è stata condotta secondo l’approccio trasversale tipico, in grado di colpire in modo unitario tutti gli aspetti di illegalità connessi alle violazioni tributarie attraverso verifiche e controlli, indagini, analisi di rischio e controllo del territorio per far emergere anche i responsabili di altre forme di illeciti tributari. Nei primi 5 mesi sono stai denunciati n. 63 responsabili di frodi e reati fiscali, principalmente per aver utilizzato o emesso fatture false (6 violazioni), per non aver versato l’IVA (2 casi), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (23 violazioni), per aver presentato la dichiarazione dei redditi fraudolenta/infedele (18 violazioni) o per aver distrutto/occultato la contabilità (17 casi); scoperti 56 evasori totali che hanno occultato redditi al fisco per 89 milioni di euro, scovati soprattutto attraverso le indagini finanziarie e bancarie; constatati 16 milioni di euro di ricavi non dichiarati e di costi non deducibili; sono state avanzate proposte di sequestro per misure cautelari amministrative e confische per 18 milioni di euro ed eseguiti provvedimenti di sequestro per equivalente per oltre 6 milioni di euro; eseguiti oltre 3 mila controlli sul corretto rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali. Accertate irregolarità nel 21,53% dei casi che hanno portato anche a disposizioni di chiusura per 14 esercizi commerciali; denunciati 7 responsabili per reati fallimentari. Nel campo degli stupefacenti sono stati sequestrati oltre 8 Kg di sostanze, 21 soggetti denunciati a piede libero e 10 in stato di arresto. Verbalizzati n. 66 soggetti di cui n. 35 segnalati alla Prefettura.
Tutelare i mercati dalla scorretta intrusione di prodotti falsi o di incerta provenienza è fondamentale per assicurare al cittadino un bene di origine protetta, ma anche per far crescere l’economia interna e proteggere l’iniziativa da parte dell imprese italiane.
In questa cornice si colloca l’attività svolta nei primi cinque mesi nel 2014 dalla Guardia di Finanza nel contrasto alla contraffazione, a tutela dei mercati di beni e servizi.
Sono stati oltre 3 mila i prodotti contraffatti sequestrati; 28 sono i soggetti responsabili denunciati all’Autorità Giudiziaria. I sequestri hanno riguardato l’abbigliamento (quasi 1.300 di pezzi) e l’elettronica (quasi 1.800 pezzi).
L’azione della Guardia di Finanza a tutela dell’economia e dei cittadini onesti, si svolge non solo attraverso il contrasto all’evasione fiscale, ma le attività sul territorio sono orientate a reprimere gravi reati di frode e una cattiva gestione delle uscite dai bilanci nazionali e comunitari. Oltretutto, l’attenzione è anche preservata a quei fenomeni illeciti che si manifestano nelle forme di agevolazione previdenziale ed assistenziali indirizzate alla fasce più deboli. Specifica attenzione è data anche alle condotte illegali da parte degli ausiliari della Pubblica Amministrazione, associate allo sviamento delle risorse pubbliche dalle finalità a cui erano destinate. Nel 2014 la Guardia di Finanza ha eseguito 95 interventi, tra indagini di polizia giudiziaria d’iniziativa o su delega della Magistratura, accertamenti su delega della Corte dei Conti e verifiche d’iniziativa attivate con i poteri di polizia economica e finanziaria. Monitorando i principali flussi di spesa pubblica: sanità, erogazioni contributive ed assistenziali, appalti ed incentivi riservati alle imprese, prestazioni sociali agevolate, sono stati segnalati alla magistratura ordinaria, alla Corte dei Conti ed alle competenti Autorità amministrative circa 50 responsabili e sono stati rilevati danni erariali per oltre 43 milioni di euro.

Melania Orazi

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