Si pensa al “mutuo” per raggiungere un obiettivo, ma oggi si rischia molto
Sarebbe bene contattare e consultare più banche e finanziarie per poter mettere a confronto consigli e tassi praticati
Ogni volta che vediamo la pubblicità di una persona o di una coppia di fidanzati che stanno firmando un contratto di finanziamento, o si recano presso la propria banca per un mutuo, abbiamo davanti agli occhi l’immagine della felicità fatta persona. Come se indebitarsi fosse la cosa più piacevole di questo mondo. Certo, staranno pensando alla macchina nuova o alla casa che hanno sempre sognato ed il prestito o il mutuo rappresentano il mezzo per raggiungere quello scopo ed è facile immedesimarsi e rivedersi al loro posto. Perché questa è la realtà della maggioranza degli italiani. Quella realtà che però ci viene mostrata solo in parte, nel suo aspetto migliore, celando i risvolti negativi ed i potenziali pericoli.
Primo tra tutti il pericolo dell’eccessivo indebitamento e della potenziale insolvenza. Finire nella lista dei “cattivi pagatori” o peggio ancora, in quella dei protestati significa avere per il futuro moltissimi problemi e difficoltà a volte insormontabili ad ottenere un nuovo prestito. Strada sbarrata ovunque.
Vale dunque la pena rischiare di vedersi negata la concessione del mutuo per l’acquisto della casa o il prestito per far studiare i figli o aiutarli nell’avvio della propria attività, per aver inseguito in passato spese inutili o superflue?
Secondo pericolo è quello di finire nelle mani sbagliate. Sarebbe bene contattare e consultare più banche e finanziarie per poter mettere a confronto consigli e tassi praticati. Non poche volte mi è capitato di trovarmi di fronte situazioni disastrose ove lo stato di necessità del mal capitato era stato meschinamente sfruttato per imporre tassi spropositati e spese accessorie in grado solo di far crescere la rata ed i guadagno del mediatore.
Occhio al tasso zero. L’indice di quanto realmente ci viene fatto pagare il denaro che prendiamo in prestito è dato dal TAEG (tasso globale) e non dal TAN (tasso netto, al quale vanno aggiunte tutte quelle spese e spesucce, voci e vocine, assicurazioni varie e oneri non meglio specificati che lo fanno lievitare anche di 5/7 punti percentuali.
Lontani dalle carte revolving. Per la loro natura (piccole spese da rimborsare in piccole rate) e per gli interessi passivi applicati (anche al 23%) sono in grado di avvolgere il debitore in un vortice dal quale è difficile uscire.
Attenti ai bollettini. A volte il libretto coi bollettini arriva in ritardo e le rate saltate vengono maggiorate degli interessi. Senza contare il rischio di finire nella lista dei cattivi pagatori.
Meglio il RID bancario!
Ancora meglio non indebitarsi per niente!!
Dott. Federico Rinaldi