Mozart, terapia e bambini

MOZART TERAPIA E BAMBINI
La musica del compositore austriaco sarebbe capace di ridurre il numero e l’intensità degli attacchi epilettici,in particolare nei bambini

Fu il medico e psicologo francese Alfred Tomatis (1920-2001) che negli anni ‘50, sulla base della propria esperienza di otorinolaringoiatra, fondò una teoria che presupponeva un legame tra lo sviluppo della personalità e l’esperienza dell’ascolto. In particolare filtrando alcuni brani musicali di Mozart creò uno strumento noto come “orecchio elettronico”, capace di stimolare quelle frequenze che avrebbero riaperto l’orecchio “chiuso” a causa di traumi fisici e psicologici.
Oggi a distanza di oltre mezzo secolo gli innovativi studi di Tomatis ritornano ad essere considerati con il più suggestivo e commerciale nome di “Mozart terapia”. La rieducazione dell’orecchio avviene con la filtrazione di musiche mozartiane tramite l’uso dello strumento inventato da Tomatis. Fu lo stesso medico francese che ebbe a dire che Mozart è come un’ottima madre perché provocherebbe il massimo effetto curativo sul corpo umano. Il cosiddetto effetto Mozart agirebbe come tecnica psicologica nell’attenuazione di problemi emotivi.
Il medico francese scelse proprio le sonate di Mozart perché nei suoi studi empirici,applicati proprio sui bambini, notò che l’ascolto della musica del compositore austriaco migliorava l’organizzazione dei circuiti neuronali dell’emisfero destro, circuiti deputati alle funzioni del ragionamento spazio-temporale. L’assunto della “Mozart terapia” è che l’orecchio in quanto telerecettore (cioè estensione esterna del cervello) è un organo chiave nello sviluppo dell’uomo; è come un’antenna che permette al corpo di vibrare all’unisono con il suono ascoltato. Tomatis notò anche che la musica di Mozart, oltre a un benefico effetto rilassante, creava una coerenza tra il cuore e la mente. Studi effettuati nell’ ultimo decennio hanno dimostrato che i brani di Mozart ,facendo ricorso ad alte frequenze, forniscono energia al cervello, tanto che bastano dieci minuti di ascolto per migliorare temporaneamente il QI (Quoziente Intellettivo), ridurre la stanchezza e migliorare la sintomatologia delle crisi comiziali.
Anche se il campo della medicina alternativa necessita di studi rigorosi che possano spazzare ogni scetticismo, sembra proprio che la Sonata K448 di Mozart aiuti l’uomo a riconnettersi con se stesso e con l’universo. Ascoltare musica e renderne partecipi bambini, già nati o ancora no, è sicuramente un dato positivo e stimolante. Non è detto che equivalga a garantire la genialità, ma regalare un minimo di serenità, di questi tempi, è già una gran cosa!

Cristina Farina

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