Incontro, si presume risolutivo, per i lavoratori della Dolciaria Srl (ex Montebovi).
Questa mattina nello stabilimento di via Nettunense si sta discutendo sul destino dei dipendenti, che da mesi lottano insieme ai sindacati per trovare una soluzione, su larga scala, relativa alla mancata riscossione dello stipendio. L’azienda nell’ultimo periodo è sotto la tutela del curatore fallimentare Oreste Fasano, presente anche lui nell’incontro odierno.
Nella riunione partecipa anche il sindacato Ugl di Latina, rappresentato dal Segretario Verardi Giuseppe, che ha spiegato quale soluzione occorrerebbe prendere affrettando addirittura i tempi, diversamente i lavoratori potrebbero perdere un anno di mobilità.
Di seguito le sue parole:
“Insieme decideremo se è bene collocare i lavoratori dalla Dolciaria a IRI (azienda fallita). Si tenterà quindi di trovare un accordo risolutivo nell’incontro di questa mattina nello stabilimento in via Nettunense tra i sindacati, curatore fallimentare e commercialista. Il nostro obiettivo quindi è quello di trovare oggi una soluzione, che molto probabilmente risponderà alle richieste dei 52 lavoratori, ossia la mobilità. Quest’ultima via d’uscita garantirà ai dipendenti uno stipendio mensile per i mesi avvenire, mentre per i mesi precedenti, non ancora liquidati, si aprirà un contenzioso nei confronti del Sig. Coscione. Alcuni dei lavoratori hanno già avviato le pratiche di fallimento al Tribunale nei confronti del proprietario dell’azienda, in particolar modo per i mesi arretrati di stipendio non ancora percepiti. Rimane comunque il problema del Tfr (Trattamento di fine rapporto), chi ne risponderà? I lavoratori tecnicamente risultano licenziati; il Tfr è un loro diritto e se la vicenda continua ad essere sostenuta dal curatore fallimentare i tempi probabilmente si abbreviano. Qualora il curatore decidesse di non proseguire, potrebbe essere il Sig. Coscione a farsi carico del Tfr; tuttavia in caso di fallimento gli operai avranno le spalle coperte, poiché in tal caso potrebbe intervenire l’Inps.
L’intenzione è quella di riuscire a prendere un accordo entro il 31 Dicembre, altrimenti gli operai perderebbero un anno intero di mobilità dal 1 Gennaio 2015.”
Melania Orazi