матрациDa numerose ricerche è emerso che, in Italia, i bambini in età prescolare guardano molta televisione
In media i bambini passano davanti alla televisione due ore e mezza al giorno, con punte che sfiorano addirittura le cinque ore . A questo dato le ricerche aggiungono anche un altro risultato altrettanto preoccupante: la maggior parte dei bambini guarda, a lungo, la televisione da sola, vale a dire senza “l’assistenza” degli adulti. Se, da una parte, è vero che la TV può favorire la crescita e l’educazione dei ragazzi, fornendo informazioni attraverso programmi di qualità, come, ad esempio i telegiornali per i ragazzi e le trasmissioni che in forma di documentario o di animazioni trattano temi quali la storia, la geografia e le scienze naturali, è, altrettanto vero che il tempo dedicato alla televisione deve essere limitato (come tutte le attività di tipo sedentario) e intervallato dal gioco, dalla lettura, dallo sport e dal dialogo! Ci sono alcuni programmi di intrattenimento che risultano essere ben fatti che si propongono obiettivi cognitivi, logici e linguistici, ma, purtroppo, non tutti sono così!
La valenza positiva o negativa della televisione nella crescita dei bambini dipende dunque dalla qualità dai contenuti delle trasmissioni cui vengono esposti, oltre che, naturalmente, dal tempo che trascorrono davanti al video! E’ bene, quindi, tenere in considerazione che gli adulti dovrebbero adottare delle “accortezze” che permettano ai bambini di vivere al meglio quest’ importante ed ingombrante “oggetto tecnologico”. Per prima cosa aiutarlo a scegliere i programmi “giusti”. Condividere, per quando possibile, la visione sia degli spettacoli di intrattenimento che di informazione, ma anche dei film o dei cartoni animati, che, anche se adatti ai bambini, spesso possono avere bisogno di spiegazioni e di rassicurazioni. Importante è anche non consentire al bambino, se va a scuola, di utilizzare la televisione come “sottofondo” allo studio, né permettere loro di accendere la TV durante i pasti.
Scoraggiate l’abitudine di addormentarsi davanti alla tv, favorendo, invece, la lettura serale di un “bel” libro. Tenete presente che, pur essendo, come dicevamo prima, il mezzo televisivo un utile strumento per gli apprendimenti, un suo uso esclusivo ed eccessivo rischia di non favorire lo sviluppo della concentrazione e delle capacità critiche. Ultimo, ma non tale, è il consiglio, per noi adulti, di non considerare la TV come un mezzo “per far star buono il bambino”, esso, alla fine, non è nient’altro che un semplice mezzo di comunicazione ma non l’unico che va utilizzato con i bambini!
Dott.ssa Silvia Clementini
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