I fiori e le piante del Natale

Attaccate alle pareti o magari adagiate dentro vasi ed anfore in terracotta, creano un’atmosfera unica e speciale

Sono tante le tradizioni che animano la festa di Natale, dal consueto scambio di doni alle particolarità culinarie, dalle usanze religiose (come il presepio) alle decorazioni tipiche. Il classico abete è diventato ormai da anni simbolo universale del Natale, ma sebbene sia la più popolare, non è certo l’unica pianta legata alla speciale ricorrenza. Alcuni di voi si stupiranno del fatto che, molto prima di legarsi alla tradizione cristiana, l’abete era considerato da greci ed egizi un albero sacro legato alla nascita della divinità. Nei paesi scandinavi si usava tagliare un abete dal bosco proprio prima delle feste solstiziali, portarlo a casa ed addobbarlo con ghirlande e uova dipinte, nonché vari dolciumi. Decorazioni che sono state in seguito interpretate in chiave cristiana, con i lumini che simboleggiano la luce che Gesù diffonde all’umanità e gli ornamenti segni dell’amore che ci offre.

Un’altra pianta tipica del Natale è il vischio, tramandatoci direttamente dai Celti, che lo consideravano simbolo di immortalità e rigenerazione: l’usanza di salutare il nuovo anno baciandosi sotto uno dei suoi rami giunge anch’essa dai paesi scandinavi. Pare che tenesse lontane disgrazie e malattie, esattamente come il tipico agrifoglio che gli antichi romani piantavano vicino alle case per tenere lontani i malefici, e che in Irlanda si diceva portasse fortuna: le famiglie più povere ci ornavano le abitazioni perché era economico e per difendersi dalle streghe, così come in Inghilterra Francia, Svizzera e Germania.

Anche il ginepro rientra tra le piante simbolo della festa, infatti fino ai primi anni del Novecento nelle campagne dell’Italia centrale si usava bruciarne un ramo la sera di Natale, di San Silvestro e dell’Epifania.

Il carbone ottenuto veniva poi utilizzato in diversi rimedi “magici”, mentre i rametti venivano appesi sulla porta delle stalle per proteggere il bestiame. Oggi, tutte queste piante, assieme alla Stella di Natale (di origine messicana e di più recente introduzione), all’umile muschio, alle foglie di edera e ai vari agrumi, colorano le nostre case e rallegrano le nostre tavole: attaccati alle pareti o magari adagiati dentro vasi ed anfore in terracotta (vedi il vasto assortimento al vivaio Passione Natura di Aprilia), creano un’atmosfera unica e speciale, un Natale al quale non si può rinunciare.

MARTA CASINI

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