Il primo concetto da chiarire è quello di “femminilità”. Per equivoco, si ritiene questo termine sinonimo di debolezza e si parla di sesso debole.
Femminilità: “caratteristiche fisiche e comportamentali, come ad esempio la dolcezza e la tenerezza, che la società ritiene presenti in massima parte nelle donne, ma che possono essere considerate qualità desiderabili per ambedue i sessi” (dizionario Oxford di medicina e scienza dello sport).
Definizione vaga, diversamente interpretabile a seconda del periodo storico e del contesto socio-culturale. Ad esempio, ancora nel Codice Civile la donna all’interno della famiglia è considerata quasi un appendice dell’uomo, mentre 5 anni più tardi, nella Carta Costituzionale è pienamente riconosciuta come un soggetto di diritto totalmente indipendente.
Tornando a noi, basta guardarsi intorno nelle palestre per verificare che, quasi da concezione biblica, l’allenamento della donna viene considerato come una costola dell’allenamento dell’uomo. Se ad esempio l’uomo allena il pettorale con la distensione su panca, la donna viene “regalata” sulla pectoral machine; se l’uomo allena cosce e glutei con lo squat, per la donna si preferisce optare per le macchine isotoniche ed esercizi a corpo libero come gli slanci in quadrupedia.
Che senso ha quest’impostazione?
Il sesso “debole” è un mito: la donna è più pratica dell’uomo e non appena verifica i risultati in termine di benessere e forma fisica, rivela tenacia, un’ottima sopportazione dei volumi di lavoro e abitudine alla fatica.
Donne e Pesi? Certo che si può?
Avviando il mio servizio di personal trainer a domicilio per i cittadini di aprilia, ho riscontrato una buona risposta, con feedback positivi sopratutto nel genere “femminile“.
Quindi ho deciso non solo di far conoscere sempre di più questo mio “servizio“, ma ben si svilupparlo anche tantissimo su genere donna…quel “mondo” – perché mi piace chiamarlo mondo – che rispetto all’uomo ha molto più timore di allenarsi, di toccare dei “pesi”, di fare esercizi molto più intensivi, perché hanno la paura come dicono loro, di diventare delle “Big Jim”.
Perchè? Ora ve lo spiego.
La quantità d’ormoni anabolici è inferiore a quella dell’uomo da 10 a 30 volte, non fatevi ingannare dalle donne body builder che vedete in tv… la loro è tutta un’altra storia.
Tutto questo non significa che una donna è meno forte ma piuttosto che a parità di stimoli allenanti gli adattamenti sono identici alla controparte maschile.
Mi spiego meglio: se prendiamo una donna dello stesso peso di un uomo e con la stessa percentuale di grasso (la percentuale di grasso corporeo è maggiore nella donna normalmente) la capacità di sviluppare forza è identica, solo che mediamente le donne sono di taglia più piccola e come un uomo di taglia più piccola della media, sviluppano meno forza.
Voglio ricordare che ipertrofia e forza sono due concetti ben distinti; vi può essere aumento di forza senza aumento del volume muscolare (ipertrofia muscolare).
Un uomo in una settimana di allenamento riuscirà a mettere anche 1.5 kg di massa muscolare, mentre la donna per mettere 0.5 grammi ci vorranno mesi.
Quello che io voglio dare al mondo femminile è un allenamento, un lavoro, specifico e finalizzato per:
Non abbiate paura di toccare dei pesi o fare esercizi più intensivi, perché vi faranno solo che bene!
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