Ginnastica artistica: forza, potenza, agilità, equilibrio e destrezza
Intervista a Maria Teresa La Pegna, insegnate. La Ginnastica artistica è la disciplina che rappresenta per eccellenza tutto ciò che l’uomo riesce ad esprimere attraverso forza, potenza, agilità, equilibrio e destrezza.
Nella ginnastica artistica ci sono quattro attrezzi: Trave, Corpo libero, Volteggio e Parallele asimmetriche. A gennaio ad Aprilia una intraprendente ragazza di 23 anni ha realizzato il suo sogno, ha aperto una magnifica palestra di ginnastica artistica.
Per far conoscere questo affascinante sport e le sue caratteristiche abbiamo intervistato Maria Teresa La Pegna, insegnante e campionessa nazionale di ginnastica artistica.
Secondo te la ginnastica artistica è uno sport minore?
Sostengo fermamente che la ginnastica artistica non può essere considerato uno sport minore. Nessuno sport può essere definito tale, perché ogni attività fisica si propone di sviluppare a suo modo robustezza, agilità, resistenza, coordinazione, mobilità sul corpo umano e tutto questo viene esplicato attraverso serie coordinate di esercizi. Lo sport, anzi, tutti gli sport quindi non sono minori, infatti prima di mirare ai vari movimenti tecnici caratteristici della propria attività, mirano soprattutto a un miglioramento etico della persona. Con lo sport si vuole insegnare, alle atlete, elementi base per poter andare avanti per raggiungere ognuno il proprio obbiettivo come: l’impegno, la costanza, la disciplina, il rispetto ma soprattutto l’onestà.
Ritieni la ginnastica artistica uno sport completo?
La ginnastica artistica è uno sport nobile, agonistico – spettacolare, costituita da esercizi su grandi attrezzi e a corpo libero. Questo sport si basa su tre elementi fondamentali che sono: la forza, la coordinazione e la mobilità. Sono estremamente convinta che la ginnastica artistica non è solo uno sport completo ma soprattutto uno sport “spettacolare”.
Che importanza ha per te la ginnastica?
Per me la ginnastica artistica è “tutto” un sogno iniziato da piccola e che porterò a termine fin quando potrò. Ho fatto il mio sport sempre con grande passione e soprattutto con divertimento.
Che cosa ti è piaciuto della ginnastica a tal punto di insegnare questo sport?
Sono convinta che non ho cercato io la ginnastica, ma è stata lei a volermi e a darmi la voglia di far conoscere la bellezza e la spettacolarità di questo sport attraverso l’insegnamento. E’ uno sport difficile, non sempre capito da tutti, o si ama o si odia, e personalmente, amandola fin dall’inizio non potevo che difendere questo amore e credo che, in parte, lo testimoniano le mie bravissime atlete.
Insegnando questo sport hai realizzato un tuo sogno?
Molti anni sono passati da quando ho iniziato questo sport, più crescevo e più volevo insegnare. Ho studiato tanto, ce l’ho messa tutta, sono andata contro tutti ma ce l’ho fatta, ho realizzato il mio sogno. Insegno ad 80 bravissime atlete questa meravigliosa disciplina.
Hai praticato ginnastica, per quanti anni? Quali erano e sono ancora i tuoi attrezzi preferiti?
Ricordo con tanta passione e divertimento questo sport, ho iniziato a soli 4 anni, e fino a 20anni, l’ho praticata personalmente e ancora piango per essermi fermata, ma purtroppo per qualche frattura di troppo ho dovuto smettere. Sono sempre stata brava al corpo libero e alla trave, dove, modestia a parte, ero imbattibile.
Intervista di ERICA BUSCALFERRI