Partita a senso unico quella di Pomezia, con l’Aprilia a fare la parte del leone per tutti i 90 minuti portando a casa la vittoria nella prima sfida di questi sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Almeno sei le occasioni per le rondinelle nel primo tempo, ma Casimirri (2 volte, una delle quali con un bel sinistro sull’esterno della rete dopo un numero di prestigio in piena area), Sossai (che ha provato anche una gran botta da 40 metri su punizione che è uscita di poco, oltre ad un inserimento in area), Castro e Blasi non riescono ad infrangere lo 0-0. Per i padroni di casa solo 2 tentativi da fuori nei primi 45’, con Buccioni che manda alle stelle e Gamboni che vede la sua punizione uscire vicino al palo destro di Ceraldi. Al tramonto della prima frazione Benedetti perde la testa e commette un brutto fallo a centrocampo, costringendo il direttore di gara ad estrarre il secondo giallo e mandarlo sotto la doccia.
La ripresa è saldamente in mano dell’Aprilia sin dai primissimi minuti. Al 3’ Maola ci prova dal limite, ma la difesa devia in angolo. Sugli sviluppi del corner Sossai tocca la palla di testa recapitandola sui piedi proprio di Maola, che da due passi non può sbagliare. Al 5’ Bolletta su supera chiudendo sui tiri ravvicinati di Zeccolella e Casimirri, mentre al 13’ non può opporsi al colpo di testa di Fortunato, lasciato tutto solo sul secondo palo e libero di mandare in rete il cross di Maola. Le rondinelle continuano a spingere, creando almeno altre cinque (5!) palle gol nitide, ma la mira è imprecisa. L’unico squillo pometino arriva al 25’, quando Borshi svetta in area sul corner di Gamboni mandando però alto. Al 36’ altra doppia occasione per i ragazzi di mister Venturi, ma Bolletta è ancora bravo su Benvenuti prima e Maola poi.
Prova di grande consistenza dell’Aprilia, che non ha risentito dell’impegno infrasettimanale ed ha messo in campo una prestazione davvero maiuscola. Quinto risultato utile consecutivo tra campionato e Coppa: le rondinelle hanno spiccato il volo.
POMEZIA (4-1-4-1): Bolletta; Tammaro, Benedetti, Leone (25’ s.t. Borshi), Buccioni; Crepaldi (1’ s.t. D’Andrea); Gamboni, Palermo, Ciotti, Onorati (8’ s.t. D’Antimi); Di Fiandra. A disp.: Pescetelli, Ferazzoli, Igliozzi, Ippoliti. All.: Persia
APRILIA (4-3-3): Ceraldi; Tassinari, Sossai, Montella, Tshimanga; Maola, Blasi, Fortunato (21’ s.t. Benvenuti); Casimirri (18’ s.t. Fofi), Castro, Zeccolella (14’ s.t. Lucidi). A disp.: Caruso, Veroni, Ranucci, Bencinvenga. All.: Venturi.
Arbitro: Giusti di Ostia Lido
“Oggi abbiamo schierato la miglior formazione possibile, come si era detto alla vigilia. Il fatto che fosse composta da tanti giovani, titolari e subentrati, significa che la società ha fatto un gran lavoro nel settore giovanile. Era giusto e doveroso farli giocare, e questo non perché sono cresciuti nel nostro vivaio. Ma hanno dimostrato di meritare fiducia e che possono dire la loro in questa categoria. Ora non dobbiamo fermarci: dobbiamo continuare a lavorare sull’aspetto mentale, su quello fisico e anche su quello tattico. Dobbiamo stare sempre al 100%, il bello del calcio è che la sconfitta è sempre dietro l’angolo. Noi non vogliamo sorprese, dobbiamo continuare a lavorare. La testa ora va subito all’Unipomezia, una squadra da prendere con le molle e che è in grado di sfruttare ogni flessione degli avversari“.