L’Aprilia Calcio riparte dal “Quinto Ricci” per conquistare l’accesso alla finale dei play-off.
Le rondinelle dovranno difendere il 2-0 conquistato in terra toscana, ma mister Mauro Venturi non si accontenta di amministrare il vantaggio:
“Sappiamo di partire con un leggero vantaggio, ma dobbiamo anche ricordarci di come lo abbiamo conquistato.
All’andata abbiamo fatto una prestazione di valore assoluto.
Questo perché l’Audax è un’ottima squadra, ci tengo a sottolinearlo.
Per passare questo turno sarà importante ripetere la stessa partita di sette giorni fa.
Sarà una gara difficile, pensare di avere la qualificazione in tasca sarebbe un grosso errore”.
Dunque sarà importante rimanere concentrati al massimo, senza farsi distrarre dal vantaggio raggiunto con la gara di andata.
E senza farsi distrarre da altre questioni riguardanti il prossimo, eventuale, turno.
Ad esempio le ammonizioni: così come in Coppa Italia, anche nei play-off al primo giallo scatta la diffida e al secondo la squalifica.
Ma fare calcoli ora, per mister Venturi, non serve:
“Il vantaggio raggiunto non ci permette di gestire.
Non possiamo fare calcoli.
Una volta raggiunto l’obiettivo vedremo se qualcosa, o qualcuno, lo avremo perso per strada.
Tutti dovranno dare il cento per cento.
Dovremo tenere alto il ritmo e cercare di non farli giocare come sanno.
Zero calcoli e avanti tutta alla ricerca del gol tranquillità, se così lo possiamo definire”.
La chiave di lettura, dunque, è rimanere sé stessi e mettere in campo ciò che si è visto dallo scorso settembre ad oggi.
Dello stesso avviso è Mirko Mancini, uno dei leader della difesa bianco-celeste:
“Al di là dell’avversario, noi facciamo dell’aggressività e del ritmo le nostre armi principali.
Mantenere la nostra identità è il primo passo per poter arrivare lontano.
Se vogliamo trovare delle differenze tra la squadra toscana e quelle affrontate durante il campionato, possiamo dire che prediligono attaccare per vie centrali.
Questo è uno degli aspetti da tenere bene a mente, anche se lo sviluppo delle partite non sempre è prevedibile”.
di Anna Catalano