Saranno i Giovanissimi Regionali di Eccellenza a dare il via alla stagione del Settore Giovanile della F.C. Aprilia.
Domenica, infatti, i classe 2003 giocheranno la prima gara di campionato ospitando il Giardinetti.
La rosa a disposizione di mister Eugenio De Min è stata in parte rivoluzionata rispetto allo scorso anno, ma non per questo ridimensionata nelle proprie aspettative:
“Sono andati via degli elementi che ci davano un buon contributo di qualità.
Di contro, abbiamo inserito dei ragazzi che hanno dimostrato determinazione, compattezza e spirito di squadra.
Questo elemento lo scorso anno, in determinate occasioni, era venuto meno.
Alcuni giocatori pensavano di risolvere da soli le partite.
Abbiamo forse perso in qualità, ma abbiamo guadagnato di certo in voglia, grinta e determinazione“.
Il ripescaggio dei Giovanissimi nella categoria Élite permetterà ai giocatori di mister De Min di vivere un’esperienza formativa a livello calcistico di assoluto valore.
Questo perché, come sottolinea lo stesso tecnico
“c’è una grande differenza tra un campionato Regionale ed uno di Eccellenza.
Qui ci sono elementi di prospettiva, dei ragazzi che hanno qualcosa in più rispetto a chi disputa campionati Provinciali o Regionali.
Non tutti i nostri ragazzi hanno alle spalle esperienze a questo livello, ma sono comunque convinto che potremo fare bene”.
Lo scorso anno i classe 2002 hanno sfiorato la promozione diretta nella categoria Élite, arrivata comunque grazie al ripescaggio.
Un’eredità che i classe 2003 dovranno mantenere anche partendo dall’esperienza dello scorso anno.
Chi ha già vestito la maglia delle rondinelle, infatti, ricorda la retrocessione nel campionato fascia B e avrà voglia di rivincita:
“Il campionato dello scorso anno – assicura mister De Min – è servito molto ai ragazzi per maturare e capire cosa voglia dire disputare un torneo di Eccellenza.
La crescita dei ragazzi è sempre il nostro obiettivo primario.
Ma c’è anche la consapevolezza che questa passi dal risultato di classifica, che per noi è la salvezza“.
di Massimo Pacetti