Il Karate presente ai Giochi Olimpici di Tokyo. Questo quanto deciso alla 129^ sessione del CIO, che si è svolta ad Agosto a Rio, prima dell’inizio dei Giochi Olimpici. “E’ una forte emozione– commenta il Maestro Amato del Centro Sportivo Aprilia- il raggiungimento di un obiettivo che sembrava inarrivabile. Sono 40 anni che pratico e almeno 30 passati con la speranza di questo riconoscimento, molte volte sfiorato e oggi realizzato“.
“Come Dirigente Nazionale della Fijlkam– prosegue- sono orgoglioso per la mia federazione, che sarà quella che ci rappresenterà a Tokyo 2020. Un pensiero particolare va al compianto Presidente Matteo Pellicone, la cui prematura scomparsa gli ha impedito di festeggiare le sue medaglie olimpiche di Judo e della lotta di Rio, insieme alla conferma del Karate tra le discipline Olimpiche dalla prossima edizione dei giochi“.
“E’ stato un percorso-continua il Maestro Amato- lungo e tortuoso ma è importante questo riconoscimento, in quanto toglie ogni dubbio su quale “karatè” sarà presente a Tokyo. La lista dei Probabili Olimpici sarà un primo indirizzo federale verso quale strada la Federazione intenda procedere e, visti i risultati dei giochi Olimpici di Rio in generale, ci si dovrebbe orientare verso quegli atleti con più esperienza in campo internazionale, ma con un occhio di riguardo verso atleti molto giovani. Sicuramente questo porterà una ristrutturazione degli allenamenti, non solo per gli atleti di alto profilo, ma soprattutto per coloro che vorranno entrare in quella lite dove la giovane età giocherà un ruolo determinante. Per quanto concerne la nostra società da anni procediamo verso l’individuazione del talento, con allenamenti specifici e una preparazione fisica che ci vede impegnati anche a Luglio. Si cerca di trasmettere passione sportiva, di creare il giusto atteggiamento mentale, affinché si possano conseguire importanti risultati“.
“Un duro lavoro ci attende e spero che il sogno Olimpico divenuto realtà crei nuovi stimoli nei giovani che si affacciano o che da anni praticano il Karate, ma generi quella consapevolezza che senza sacrificio nulla è realizzabile“, conclude il Maestro Amato.