Il Rieti vince 3-2, per l’Aprilia sfuma il sogno di battere la capolista

Avanti 2-0, le rondinelle non sono riuscite a conquistare il 6° risultato utile consecutivo. Troppo Rieti nel secondo tempo, ma pesa il rigore regalato agli ospiti

Ci crede per un tempo e mezzo l’Aprilia, che tiene sotto scacco la capolista Rieti fino al quarto d’ora del secondo tempo.

Avanti di due gol, le rondinelle non riescono a proseguire la striscia di 5 risultati utili consecutivi e finiscono rimontate dalla prima della classe.

Rieti che parte bene, colpendo un palo con Scotto al 13’ e provando ad impensierire Del Moro con Marcheggiani due minuti dopo.

Ma a sbloccare il risultato è un sinistro di Mosciaro da venticinque metri che si infila sotto la traversa.

Un eurogol che fomenta anche i compagni del bomber calabrese, con Bencivenga che si lancia in proiezione offensiva e guadagna un rigore dopo due minuti.

Dal dischetto Casmirri raddoppia e la gara sembra in discesa per l’Aprilia.

Prima della mezz’ora arriverebbe anche il terzo gol di Bosi, ma l’attaccante bianco-celeste è stato ritenuto in fuorigioco al momento del tiro.

Gli ospiti provano ad uscire dall’impasse, ma i loro tentativi sono imprecisi.

Anche al 38’ il tiro di Marcheggiani finisce su un avversario invece che in porta, ma secondo il direttore di gara Valentini aveva deviato il pallone con un braccio.

Difficile dare ragione all’arbitro, vista l’aderenza al corpo, ma la terna non è tornata sui suoi passi.

Dagli undici metri Marcheggiani ha accorciato le distanze, facendo iniziare un’altra gara.

Quasi solo Rieti nel secondo tempo

Nella ripresa, infatti, il Rieti ha chiuso l’Aprilia nella propria metà campo, concedendo giusto un paio di ripartenze ai ragazzi di mister Venturi.

Al 10’ Scevola ha colpito la traversa di testa da calcio d’angolo.

Poi al 19’ Del Moro non è riuscito a trattenere la sventola di Scotto da fuori, consentendo a Marcheggiani il tap-in per il 2-2.

Sul ribaltamento di fronte Cioè ha avuto sul destro il pallone più prezioso della partita, ma la sua conclusione volante non ha trovato la porta.

Al 38’ altro gol annullato, stavolta al Rieti, per un’altra posizione di fuorigioco.

Ma dopo 3 minuti Biondi ha insaccato di testa il gol del definitivo sorpasso.

Grande amarezza a fine gara per l’Aprilia, che perderà anche Sterpone per almeno un paio di mesi, se verrà confermata la frattura alla clavicola per il centrocampista.

Una giornata storta, dunque, quella delle rondinelle, che ora si preparano al derby in casa del Latina previsto per domenica.

La delusione di mister Venturi

Visibilmente amareggiato il tecnico apriliano a fine gara.

Difficile dargli torto, visto che la gara si è riaperta su un episodio che definire poco chiaro è riduttivo.

Comunque, pur con tre squalificati e l’infortunio di Sterpone, le rondinelle hanno ben figurato al cospetto dei primi in classifica:

“Gli episodi fanno la differenza.

Ma io li accetto se siamo noi a commettere un errore, non se un rigore viene regalato.

Così fa male.

A loro serviva giusto un episodio non provato in settimana per rendersi pericolosi, perché fino a quel momento non avevamo subìto praticamente nulla.

Nel secondo tempo hanno dimostrato il loro valore, anche perché sotto l’aspetto fisico abbiamo pagato un po’ le assenze.

Ma questa non è una scusa: io devo fare i complimenti ai ragazzi perché hanno lottato fino all’ultimo.

Per prendersi i tre punti il Rieti ha faticato parecchio, e questo è segno che chi ha giocato lo ha fatto anche molto bene.

Ci vuole più rispetto per l’Aprilia.

Perché se è legittimo perdere contro la prima in classifica, non è giusto perdere per un episodio.

Serve sempre fare qualcosa in più, migliorarsi, per poter fare bene in campionato.

Oggi purtroppo abbiamo perso un elemento importante come Sterpone.

Pare si sia rotto la spalla e quindi starà fuori per parecchio tempo.

Dispiace ovviamente più per il ragazzo che per l’aspetto tecnico, questo è fuori di dubbio.

Adesso pensiamo a domenica, ma non voglio sentir parlare di prime della classe.

Questi sono appellativi che vanno conquistati sul campo“.

di Massimo Pacetti

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