Impresa sfumata contro il Taranto: sconfitta per la FC Aprilia

Le due reti delle sconfitta della FC Aprilia arrivano solo sul finale: prova coriacea per i ragazzi di Venturi

Sfuma nei minuti di recupero l’impresa dell’Aprilia, che riesce a tenere la porta inviolata nella tana del Taranto per quasi tutto il match. Nel primo tempo i padroni di casa tengono le redini del gioco, ma senza portare pericoli seri alla porta difesa da Bortolameotti. Dal canto loro, le rondinelle cercano di far male in ripartenza, creando più di qualche grattacapo alla difesa tarantina. Il primo tiro in porta del match arriva al 38’, quando Genchi tira debolmente verso la porta apriliana. Al 44’, però, l’Aprilia mette paura a Cazzarò superando De Lucia proteso in uscita, ma la palla viene spinta via dalla difesa prima che oltrepassi la linea di porta.

Nella ripresa il Taranto aumenta la pressione. Già al primo minuti Odigwe serve Genchi, che però di testa non trova la porta. Nella mezz’ora successiva Bortolameotti è costretto agli straordinari: si oppone infatti a Gaetano (4’), Mida (20’) e Ancora (27’ e 36’). Non può nulla, invece, sulla conclusione ravvicinata di Genchi al 44’, quando il capitano tarantino sfrutta al meglio il traversone di Marsili. Il raddoppio di Gaetano al 48’ con una conclusione dal limite sembra però una punizione eccessiva per la squadra di mister Venturi.

fc aprilia Cristiano Roversi esulta per il gol del pareggio

«Nel primo tempo abbiamo avuto l’occasione da gol più nitida. È un peccato uscire dal campo con una sconfitta – chiosa Venturi – perché abbiamo tenuto botta praticamente per tutto il match. Ma nel secondo tempo hanno schierato tutto l’arsenale offensivo a loro disposizione e ci hanno costretto sulla difensiva. Abbiamo tenuto bene nonostante tutto, finché al novantesimo è arrivata la beffa. Comunque sono soddisfatto della nostra prestazione: nel primo tempo siamo stati bravissimi, non abbiamo concesso nessuna opportunità al Taranto. La ripresa è stata un continuo mettere palloni avanti da parte loro, è chiaro che con tutti quegli attaccanti, e con quel tipo di attaccanti, prima o poi qualcosa ne cavano. Abbiamo fatto il nostro, peccato non essere riusciti a tenere la porta inviolata fino alla fine».

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