Intervista all’istruttore del Minibasket Virtus Aprilia Ugo Pesci.

Il Minibasket alla Virtus Bk Aprilia raccontato dall’Istruttore Ugo Pesci

Il Minibasket è un percorso focalizzato alla realizzazione del bambino e nel suo primo approccio alla condivisione di uno spazio comune; ai primi contatti sociali, al rispetto altrui, all’essere squadra. L’Istruttore ha un ruolo fondamentale nella crescita del bambino/a sia ad un livello educativo che sportivo, il primo integra l’altro. Il settore minibasket andrebbe continuamente alimentato, è un momento importantissimo per il bambino dal punti di vista della formazione caratteriale, motoria ed esperenziale, poiché ti allena (in tutti i sensi) a confrontarsi con il mondo e con i diversi momenti che ci troviamo ad affrontare.

Come stai vivendo l’esperienza del minibasket?
  • “QUESTO CHE SI È CONCLUSO È STATO IL QUARTO ANNO CHE HO LA FORTUNA DI ALLENARE “GLI GNOMI”, E IL MIO APPROCCIO È SEMPRE RIMASTO LO STESSO: ENTRARE IN CAMPO TENENDO BENE A MENTE LA RESPONSABILITÀ ENORME CHE HO A LIVELLO EDUCATIVO E MANTENERE ALTA LA CAPACITÀ DI IMPARARE DA LORO…PERCHÉ SÌ, IO SONO CONVINTO CHE IL PRIMO AD IMPARARE IN PALESTRA SIA L’ALLENATORE, NON I BAMBINI”
Quali situazioni trovi all’interno del movimento?

  • “VISTA LA MIA GIOVANE ETÀ ED IL FATTO CHE HO UN ALTRO LAVORO E L’IMPEGNO DELLO STUDIO NON CONOSCO IN MANIER APPROFONDITA IL MOVIMENTO, NÉ A LIVELLO LOCALE NÉ A LIVELLO NAZIONALE.”
Per te cos’è il minibasket?
  • “PER ME IL MINIBASKET È VITA, IL BASKET È VITA. A QUALSIASI ETÀ E IN QUALSIASI CONTESTO EDUCATIVO, IL MUOVERSI CON GLI ALTRI, L’IMPARARE A REGOLARE SE STESSI E I PROPRI MOVIMENTI, L’OBIETTIVO DI GIOCARE INSIEME PER FARE CANESTRO SONO SITUAZIONI CHE RISPECCHIANO IL MONDO E L’ESPERIENZE CHE NOI FACCIAMO DI ESSO. FRA GLI ALTI E I BASSI, CON LA FATICA E LA FRUSTRAZIONE A VOLTE, IL MINIBASKET INSEGNA A VIVERE, È MOLTO PIÙ CHE UN SEMPLICE “SVAGO” PER I BAMBINI.”
Dai risalto ad alcuni aspetti positivi del minibasket virtussino. Istruire i bambini al gioco, allo sport alla vita. Un impegno delicato.
  • “IL MINIBASKET DA NOI È PROTETTO, FOCALIZZATO E CURATO NEI MINIMI DETTAGLI. QUANDO CI RIUNIAMO FRA ALLENATORI E DIRIGENTI SIAMO TUTTI D’ACCORDO SUL FATTO CHE IL SETTORE MINIBASKET DEVE RICEVERE LA STESSA, SE NON PIÙ ATTENZIONE CHE IL SETTORE MAGGIORE, E QUESTO SI MANIFESTA NELLE OPPORTUNITÀ LOGISTICHE CHE VENGONO OFFERTE AI BAMBINI E AI RAGAZZI, A COMINCIARE DAI CAMPI E DALLA FLESSIBILITÀ ORARIA, FINO AL NOSTRO IMPEGNO NEL FARLI GIOCARE QUANTO PIÙ POSSIBILE CON COETANEI/AMICI DI ALTRE REALTÀ, SIA VICINE A NOI (IN PROVINCIA), SIA PIÙ LONTANO (PENSO AI NOSTRI AMICI DI CASTEL DI SANGRO E DI FABRIANO).” 
Una laurea, impegni professionali. Che ruolo sta avendo la Virtus nella tua vita da istruttore?
  • “LA VIRTUS È CASA PER ME, E LO RIMARRÀ SEMPRE. SIA I MIEI AMICI ALLENATORI CHE I DIRIGENTI MI HANNO SEMPRE SOSTENUTO NELLE SCELTE DI VITA CHE PRENDO, E QUESTO NON FA ALTRO CHE LEGARMI ANCORA PIÙ A LORO. DA RAGAZZO IN CRESCITA, GIOVANE CHE SI AFFACCIA AL MONDO DEGLI ADULTI,POSSO DIRE DI RICEVERE COSTANTEMENTE INSEGNAMENTI IMPORTANTI DA TUTTO L’AMBIENTE, E DI CIÒ RIMARRÒ SEMPRE GRATO.” 
Secondo il tuo parere, perché un genitore dovrebbe iscrivere il proprio figlio/a al minibasket?
  • “IL MINIBASKET È VITA, COME HO GIÀ ACCENNATO, E ANCHE DA UN PUNTO DI VISTA EDUCATIVO È UN TERRENO FERTILE IN CUI LA PERSONALITÀ DEL BAMBINO PUÒ INIZIARE A FORMARSI IN MANIERA COMPLETA. INTRODUCE, INFATTI, ALLA DIMENSIONE SOCIALE ATTRAVERSO LA SANA COMPETIZIONE E LE AMICIZIE CHE SI FORMANO FRA UN PASSAGGIO E L’ALTRO; INSEGNA A CONOSCERE SE STESSI E LE PROPRIE EMOZIONI (E IN QUESTO L’ALLENATORE RICOPRE UN RUOLO CENTRALE NEL SOSTENERE I RAGAZZI), UN COMPITO CENTRALE SOPRATTUTTO ALL’INIZIO DELL’ETÀ SCOLARE. E POI FA DIVERTIRE, NON SOLO ATTRAVERSO LA COMPETIZIONE IN CAMPO, MA ANCHE ATTRAVERSO IL MODO DI IMPOSTARE GLI ALLENAMENTI E L’INTERO AMBIENTE DELLA PALESTRA (E ANCHE IN QUESTO L’ALLENATORE DEVE ESSERE MAESTRO). INSOMMA, UN GENITORE DOVREBBE GUARDARE AL BASKET COME UN AMBIENTE PERFETTO PER LA COMPLETA FORMAZIONE DI SUO FIGLIO/A, E PER QUESTO DOVREBBE ISCRIVERLO E STIMOLARLO A COLTIVARE IL SUO INTERESSE PER QUESTO SPORT.”
Chiara Ruocco

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