Continua la marcia spedita dell’Aprilia verso la salvezza.
La squadra di mister Mauro Venturi batte il Cassino per 4-2 ed accorcia il divario con le zone nobili della graduatoria.
Con questo passo è lecito anche pensare a qualcosa in più di una semplice salvezza.
La partita stenta a decollare nei primi minuti, con le uniche emozioni arrivate al 10’.
Su un errore di Veroni, Ricamato entra in area, ma il suo tiro viene murato dalla difesa apriliana.
Sul ribaltamento di fronte, gli ospiti riescono ad evitare all’ultimo che sul cross di Cioè si avventi un avversario rifugiandosi in angolo.
Il gioco dell’Aprilia sembra più fluido rispetto a quello del Cassino, che tenta sempre lanci a scavalcare il centrocampo.
Il vantaggio delle rondinelle alla mezzora, dunque, appare una conseguenza abbastanza logica.
Dal lato corto dell’area di rigore Bosi inventa una punizione tagliata che non lascia scampo a Della Pietra.
La rete scuote il Cassino, pericoloso già nell’azione successiva.
Moracci si trova sul destro una buona palla dopo un corner a favore, però spreca tutto con un tiro impreciso.
E l’Aprilia ne approfitta: al 37’ Casimirri controlla tra due avversari al limite dell’area, entra nei sedici metri avversari e in diagonale sigla il raddoppio.
Al 41’ lo stesso Casimirri riesce ad involarsi sulla sinistra, ma al momento di servire Bosi tutto solo in area viene murato.
Il primo tempo si chiude con la squadra di Venturi che appare in pieno controllo del match.
La ripresa, però, si apre con una doccia gelata per le rondinelle, che alla prima azione subiscono il gol del Cassino.
Gilgio dalla destra mette in area un pallone che sembra innocuo, ma Veroni buca l’intervento e lascia Ricamato tutto solo davanti a Del Moro che non riesce ad opporsi.
Il giovane portiere apriliano ha giocato tutta la ripresa zoppicando vistosamente.
Dunque si dovrà tenere sotto controllo la sua situazione in vista della trasferta a Sassari di domenica prossima.
L’Aprilia, comunque, non si fa intimorire dal ritorno ospite e al 9’ va vicina al terzo gol.
Cioè guida il contropiede a destra, serve dalla parte opposta Fortunato che libera il destro, trovando però un Della Pietra molto reattivo che smorza in gola la gioia del “Quinto Ricci”.
Ma basta aspettare due minuti perché il contropiede guidato da Bosi porti di nuovo Fortunato a tu per tu con il portiere avversario.
Che, stavolta, non riesce ad opporsi alla conclusione.
Al 20’ la partita si chiude con la doppietta di Casimirri che, imbeccato da Bosi, salta Della Pietra e deposita il poker apriliano in fondo al sacco.
Allo stadio i 300 tifosi sono in delirio e quasi non si accorgono del 4-2 di Moracci.
Il centrale difensivo di Urbano deposita alle spalle di Del Moro una punizione vellutata al 23’, ma è l’Aprilia a chiudere in attacco.
Bosi, infatti, impegna in altre due occasioni la difesa cassinate.
Ma prima viene stoppato da Della Pietra e poi non riesce ad appoggiare in rete dopo aver saltato l’estremo difensore avversario.
Una prova di grande spessore per l’Aprilia, che continua a macinare punti (20 in 12 partite) e a giocare con disinvoltura anche contro le squadre più accreditate del Girone.
Di partite ne mancano ancora tante, ma qualcuno al “Quinto Ricci” inizia a sognare in grande.
A fine partita mister Venturi, a nome dell’Aprilia, si unisce al cordoglio per la perdita del collega Urbano.
Dopo il triplice fischio, infatti, si è saputo che il tecnico del Cassino aveva appena perso la madre:
“Purtroppo – è stata la dichiarazione solidale di Venturi – la festa oggi non può essere completa.
A fine partita abbiamo saputo che mister Urbano ha perso la mamma.
Tutta l’Aprilia è accanto a Corrado in questo difficile momento“.
Gioia giustamente contenuta quella del tecnico apriliano, che ha comunque elogiato la prestazione dei suoi:
“Le squadre più forti del Girone rimangono quelle.
Noi siamo e rimaniamo una squadra che ogni domenica deve sudarsi ogni singolo punto.
Perdere questo atteggiamento vuol dire rovinare tutto.
I ragazzi oggi, per l’ennesima volta, hanno fatto una partita perfetta.
Abbiamo addirittura rischiato di arrotondare ulteriormente il risultato, segno della grande prestazione collettiva.
In campo sono andati 10 giocatori che erano in rosa anche lo scorso anno in Eccellenza, segno delle grandi qualità di questo gruppo.
È troppo facile dare a me i meriti del loro rendimento.
È giusto, invece, rendere merito a chi ha meno spazio di altri e che si allena comunque con grande intensità.
Anche i miei collaboratori stanno lavorando sodo: la squadra va forte perché tutti stiamo dando il massimo.
Ora dobbiamo pensare a domenica prossima, quando andremo in casa del Sassari Latte Dolce.
Per me sono in grado di raggiungere i play-off, la squadra è stata costruita puntando al vertice.
La falsa partenza non deve ingannare, di tempo per tornare ad occupare “un posto al sole” non manca di certo.
Andremo a Sassari ad affrontare una squadra che vale le prime cinque del campionato“.
di Massimo Pacetti