Inizia nel migliore dei modi un’altra settimana densa di impegni per l’Aprilia.
La vittoria in casa del Monterosi scaccia per ora le ombre dalla squadra di mister Mauro Venturi e dà un po’ di ossigeno alla classifica delle rondinelle.
La traversa colpita da azione di calcio d’angolo da Pippi al 3’ poteva far presagire un’altra giornata sfortunata per Montella e compagni.
Mentre la conclusione di Manoni finita di poco a lato dimostrava come il Monterosi, dopo il cambio in panchina della settimana passata, avesse voglia di rifarsi.
La reazione dei bianco-celesti si è concretizzata al 6’, quando Matteo è riuscito ad arrivare fin nell’area avversaria.
Tirando però debolmente tra le braccia di Francabandiera.
Al 14’ è il portiere apriliano a compiere una parata importante, seppur fortunata, sul colpo di testa ravvicinato di Manoni.
Prima della mezz’ora i padroni di casa rimangono in dieci per la doppia ammonizione comminata proprio a Manoni.
Dopo pochi minuti le rondinelle approfittano della situazione segnando il gol decisivo di giornata.
Il cross di Casimirri si rivela millimetrico per la testa di Matteo che sigla il suo secondo gol stagionale.
Il primo, sempre il trasferta, lo aveva siglato in Coppa Italia contro il Flaminia.
Nonostante l’inferiorità numerica, l’inizio di ripresa è di marca Monterosi.
Al quarto d’ora il marcatore di giornata prende il secondo giallo e pareggia il conto dei cartellini rossi.
Al 26’ il risultato viene salvato da un grande intervento di Del Moro sulla conclusione da lontano di De Cerchio.
Così come è da sottolineare la parata di Francabandiera pochi minuti dopo sulla conclusione di Casimirri.
Negli ultimi minuti la gara rimane piacevole e palpitante, ma l’Aprilia mantiene il gol di vantaggio e porta a casa la prima vittoria di questo campionato.
Tre punti importanti che danno morale ai ragazzi di mister Venturi in vista della sfida casalinga di mercoledì contro l’Ostiamare valida per i 32esimi di Coppa Italia.
E che, si spera, possano essere l’inizio del nuovo campionato dell’Aprilia.
di Massimo Pacetti