Tango Argentino

Il ballo in cui ci si conosce attraverso l’abbraccio

Il Tango fa la sua comparsa nei sobborghi di Buenos Aires intorno al 1880, appare all’improvviso come una sorta di linguaggio comune in una Buenos Aires affollata da immigrati italiani, spagnoli, tedeschi e russi che abitavano fianco a fianco comunicando attraverso un castigliano sgrammaticato.
L’incontro fra la gente del porto e la gente delle campagne si realizza nel quartiere periferico dell’arrabal dove la payada (un’antica forma di poesia popolare caratteristica delle feste di paese) veniva recitata con l’accompagnamento della chitarra.

Nel 1870 la payada si evolve, la canzone diviene un mezzo di consolazione in musica e il completamento espressivo si manifesta attraverso la danza dando vita al tango nei vicoli di Buenos Aires.
“Il tango è un pensiero triste che si balla” (così disse Enrique Santos Discépolo), è un ballo basato sull’improvvisazione, caratterizzato da eleganza e passionalità. Il passo base del tango è il passo in sé, dove per passo s’intende il normale passo di una camminata.
tango

La posizione di ballo è un abbraccio frontale asimmetrico in cui l’uomo con la destra cinge la schiena della propria ballerina e con la sinistra le tiene la mano. Poche regole semplici dettano i limiti dell’improvvisazione: l’uomo guida e la donna segue attraverso messaggi puramente corporei. Non ci sono scambi verbali durante il ballo, è l’abbraccio a dare tutte le indicazioni necessarie in quell’istante.

Negli ultimi anni scuole e serate dedicate esclusivamente al tango argentino si stanno diffondendo notevolmente nelle grandi città e nelle periferie italiane. Chi le frequenta conosce benissimo e abbraccia volentieri il “galateo” e le regole che caratterizzano l’ambiente tanguero.
In un’epoca in cui sembrano smarriti i valori di una volta, in cui non si da importanza alla buona educazione, trovare un ambiente che contribuisca a riscoprire tutto ciò sembra entusiasmare donne e uomini di ogni età; il rispetto del compagno e degli spazi nella sala, l’importanza del silenzio, dell’ascolto e del saluto sono semplici regole di buona educazione che favoriscono la costruzione di un ambiente sereno e piacevole dove il ballo ritorna ad essere un modo elegante e raffinato di conoscenza reciproca.

di Alessia Locicero

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