Ignazio Marino ha incontrato il presidente della Camera di Commercio Giancarlo Cremonesi per annunciargli la sua intenzione di uscire dalla società che gestisce la Fiera di Roma. Lo stesso avverrà per le altre strutture che legano il Campidoglio alla Camera di Commercio. Dopo l’uscita del Comune dalla società che gestisce la Fiera di Roma, la capitale italiana dice addio ad AltaRoma, fiore all’occhiello della creatività e del lusso: sfilate sospese da gennaio 2015.
La società consortile ha dato l’annuncio con una nota in cui si spiega che la decisione è stata presa la scorsa settimana dall’assemblea dei soci convocata per deliberare sulle nomine degli organi statutari e sulla determinazione del contributo consortile per l’anno 2015. L’assemblea, a cui hanno preso parte la Camera di Commercio e Regione Lazio si è conclusa con un rinvio della trattazione dei temi all’ordine del giorno proposto quindi, in assenza di decisioni dei soci sul contributo annuale, la società non si assume impegni per il prossimo anno, già partire dalla manifestazione di gennaio prossimo. A poche settimane dall’evento, nonostante gli sforzi di designer, maison ed accademie che si stanno da tempo preparando alla realizzazione della manifestazione, AltaRoma è “congelata”.
Perdite di risorse da parte di sponsor privati, perdita di credibilità di AltaRoma, perdita di immagine della città di Roma, problemi alle case di moda e accademie che contano sulla manifestazione di gennaio, rischio di perdita del progetto ‘Who is on next?’ e di una opportunità di lavoro per circa 200 professionisti, queste alcune delle conseguenze negative della sospensione della manifestazione messe in evidenza da Franchi, direttore generale di AltaRoma. Un patrimonio inestimabile che, nel momento di crisi che l’Italia sta ancora attraversando, può rappresentare una via d’uscita ed una risorsa fondamentale per un futuro di crescita, per lo sviluppo del territorio e per la promozione del made in Italy nel mondo.
Raffaella Curiel, nota stilista milanese, ha lanciato così un appello al premier: “Renzi non può far morire un fiore all’occhiello della creatività e del lusso, come l’alta moda, che dà l’input ai tessuti e viene copiata dal pret a porter di tutto il mondo. Noi siamo il focolaio delle idee”- si legge nella lettera. “Un grande peccato anche per l’indotto che ruota attorno a questa manifestazione due volte l’anno- continua- si pensi alle modelle, ai parrucchieri, alle auto, alle hostess, agli elettricisti, ai grandi alberghi. Silvia Venturini Fendi , presidente di AltaRoma, spera che “grazie all’impegno dei soci si possa scongiurare questa impasse, il timore-spiega- è che possa perdersi una occasione utile a riconfermare la fiducia nell’intervento pubblico a sostegno dello sviluppo e ricostruire la speranza in uno dei più importanti settori produttivi su cui il Paese potrà contare per la propria ripresa futura”.
Da Miami, invece, Renato Balestra ha fatto sapere che, nonostante la sospensione della manifestazione, presenterà la sua nuova collezione di alta moda nel suo villino di via Cola di Rienzo.
Melania Limongelli