Bulgur: alimento amico nella dieta

Oltre a garantire un buon apporto di vitamine e sali minerali, il bulgur è consigliato nella dieta per il suo potere saziante

Il bulgur è un prodotto della lavorazione del frumento integrale, è un cibo antico, i primi ad utilizzarlo furono Babilonesi e Ittiti; originario dell’Anatolia, nella cucina turca ancora oggi rappresenta un ingrediente molto utilizzato.
Le caratteristiche nutrizionali di questo alimento sono le stesse del cereale di base: è ricco di carboidrati complessi e proteine ma povero di grassi, buona fonte di fibra alimentare, di vitamine B1, B2, PP ed E, contiene inoltre una discreta quantità di sali minerali, magnesio, potassio, ferro e fosforo.
Il bulgur, garantisce un buon apporto di fibre e dunque un’azione benefica sull’intestino, ed essendo un’ottima e naturale fonte di sali minerali e ferro non è raro che si suggerisca il consumo ai paziente anemici, alle mamme in allattamento e alle donne in gravidanza. Per chi ha bisogno di seguire una dieta dimagrante, infine, il bulgur è da elencare tra gli “alimenti amici”: dato il suo potere saziante.

bulgur

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La dimensione dei pezzetti del bulgur è l’elemento caratterizzante della preparazione: il “grande” è fatto di pezzetti delle dimensioni di 2-4 mm ed è consigliato per le minestre in brodo e le zuppe, il ”fine” invece si utilizza più spesso per piatti unici e insalate.
Per favorite la conservazione della maggior parte delle qualità nutrizionali, è utile agire su due fronti: scegliere il bulgur integrale crudo a lavorazione più fine possibile e aggiungere, ad una data quantità di alimento, il doppio in peso di acqua bollente, nelle confezioni in genere consigliano di utilizzare un bicchiere come riferimento e, per ogni bicchiere di bulgur ne vengono indicati 2 di acqua. A questo punto basterà attendere 20-25 minuti affinché i granuli del cereale assorbano l’acqua.
Questa preparazione è senz’altro adatta al bulgur utilizzato per arricchire insalate o per essere saltato in padella con qualche spezia. Quando si ha voglia di una ricetta più strutturata si potrebbero sfruttare le tecniche tipiche del riso, cuocerlo e condirlo esattamente come si farebbe con un comune risotto.

Alessia Locicero

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