L’okra…non è solo un colore

La sua forma rimanda al peperoncino, il suo sapore agli asparagi, considerata per molto tempo un alimento per i poveri è stata recentemente introdotta anche in Italia, scopriamo insieme le sue proprietà

“Mangiare è incorporare un territorio”

(Jean Brunhes)

La sua forma è molto simile a quella di un peperoncino verde, ma ha un sapore che richiama vagamente gli asparagi, l’okra, oltre ad avere un sapore delicato, è una verdura adatta ad ogni tipo di cottura: ottima fritta, cotta in pastella, gratinata, saltata in padella o in umido, in polvere è perfetta per conferire una straordinaria cremosità alle minestre o agli arrosti, poiché contiene un liquido gelatinoso che ha il potere di addensare leggermente le vostre pietanze

L’okra è una pianta tipica dei paesi caldi, è originaria dell’Africa tropicale e viene coltivata in zone tropicali e subtropicali. È comune in Africa, India, Medio Oriente e in Sud America, ma recentemente si è introdotta la sua coltivazione anche in Italia, soprattutto al Sud.

okra
Veniva usata già all’epoca degli Egizi ed ha fatto il suo ingresso negli Stati Uniti con la deportazione degli schiavi dall’Africa, motivo per cui è stata considerata a lungo un alimento per poveri e quindi ignorata.
Oltre al sapore gradevole è ricca di proprietà, tra cui:

  • vitamine A, B2, B6 e C, acido folico (per questo consigliata alle donne in gravidanza), calcio e zinco;
  • ha un basso contenuto calorico e favorisce la perdita di peso,
  • regola il livello di zucchero nel sangue, per la presenza di mucillagine,
  • è ricca di fibra alimentare, utile per la salute del tratto gastrointestinale,
  • abbonda di acqua, che ha effetti benefici contro la stitichezza e il gonfiore addominale
  • facilita la propagazione dei batteri probiotici, i batteri buoni
  • in cucina è utile per legare le salse grazie al liquido gelatinoso in essa contenuto che conferisce una cremosità più densa ai vostri piatti.

L’okra si può trovare nei negozi che vendono prodotti etnici, è consigliato consumarlo a pochi giorni dalla raccolta poiché non tollera bene la conservazione in frigorifero.

Alessia Locicero

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