Bombelvis: da calciatore a showman

Un nome, due talenti

Fabio Benedetti

Correva l’anno 1992 e il bomber Massimiliano Sorrentino festeggiava il record personale di gol segnati con l’Aprilia Calcio, primato tutt’ora imbattuto. C’è chi ricorda, invece, la prestazione più recente di Massimiliano nel Marzo di quest’anno al programma l’Eredità, in onda sulla RAI, vestito di bianco come il mitico Elvis Presley, occhialoni da sole anni ’60 e tanta autoironia. Bombelvis è il suo nome d’arte ed è il mix azzeccato tra le parole Bomber ed Elvis. Lui è sposato, vive ad Aprilia e lavora a in un’azienda cui offre servizi logistici, a Campoverde.  Siamo qui per presentarvelo e per annunciarvi il suo primo album musicale, Papalover, una raccolta di canzoni di Elvis più una canzone inedita, che prende nome dal titolo dell’album (Giovanni Valle Editore).

Ciao, Massimiliano, o dovrei chiamarti Bombelvis?

Puoi chiamarmi come vuoi, basta che non mi chiami bomber! Sono fiero e lo sarò sempre, di aver contribuito al progetto dell’Aprilia e aver stabilito un record, ma ora penso soprattutto ad altro, anche perché ho 42 anni e un nuovo affascinante percorso davanti.

Chi è Bombelvis?

Bombelvis è un personaggio che va oltre la pura imitazione di Elvis. Certo, i  costumi, alcune posture e i brani interpretati sono quelli, ma mi piace anche scherzare, ad esempio cambiando tono della voce e fare imitazioni di personaggi più o meno famosi. Di persone che imitano Elvis alla perfezione ce ne sono tante,  io nei miei spettacoli preferisco dare spazio anche ad altro.

Quando sei diventato Bombelvis?

Il 19 Gennaio 2008 è stata la prima data in cui mi sono esibito. Cinque anni fa lavoravo con gli Hound Dogs, mentre attualmente faccio apparizioni in solo. Questo mi lascia più libertà di muovermi e scegliere. Adesso sto pensando a ingrandire gli spettacoli, magari con un corpo di ballo per dare più pienezza agli show.

Cosa puoi dirci dell’esperienza alla RAI?

Lo scorso Marzo sono stato da Carlo Conti per il programma l’Eredità. Ho partecipato come concorrente dopo aver fatto dei provini e averli inondati di email.  Ho portato il mio vestito bianco di Elvis, indossato i vecchi occhialoni e mi sono fatto due risate con il pubblico!

Parlaci di Papalover, l’EP prodotto da G.Valle Editore…

L’album è una raccolta di brani di Elvis, rivisitati da me in collaborazione con Paola Roncolato, Marco dei Rock & Bones studio e Mario dei Riviera Records. Sono 6 brani, incluso Papalover che è un pezzo scritto da noi. Le canzoni sono a disposizione di tutti in versione digitale su iTunes, eMusic e GoogleStore.

Quali sono gli ingredienti per il successo?

Ovviamente il talento aiuta. Credo che ci voglia tanta passione, costanza, divertimento e umiltà. E nel mio caso anche tanta autoironia. Attualmente poi devo ringraziare i fans: Daniele, Valerio e Carlone che mi hanno supportato tantissimo. Soprattutto, ringrazio mia moglie che è psicoterapeuta e mi permette di fare tutto!

In tutte le storie c’è un momento magico e un momento da dimenticare…

Bè, il concerto in piazza a Capodanno ad Aprilia è stata un’esperienza bellissima, sia per il numero di persone, per il clima generale e soprattutto perché Aprilia è la mia città da sempre. Esibirsi l’ultimo dell’anno ad Aprilia ha un sapore particolare. Ricordo, poi, tutti i concerti che ho fatto, tra questi c’è stata anche qualche serata meno travolgente di altre, ma è una cosa che capita e non ha importanza.

Niente da aggiungere? Cosa vuoi dire ai lettori?

Il mio motto è quello di ricordare l’Elvis del ’77 fatto di barbiturici!

Papalover, prezzo su iTunes: 0,99 € a canzone o 3,99 € l’album.

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