Siete indecisi se leggere un fantasy, un libro che tratta di pirati o un libro con i maghi?! “I mercanti di Borgomago” è la saga fantasy che fa per voi.
Cosa rende Borgomago semplicemente un capolavoro senza tempo? Le navi viventi. Sì, esatto. Le navi viventi. Voglio una Vivacia da quando ho letto per la prima volta il romanzo.
Borgomago è una città di mare, un importante porto commerciale dove vivono antiche famiglie di mercanti. Alcune di loro hanno delle navi costruite con un legno magico che le rende vive. La nave è legata, con legami di sangue, alla famiglia che la possiede, quindi non ubbidisce ai comandi se guidata da un altro membro della famiglia.
Alla morte del Capitano Vestrit, il comando del veliero vivente di famiglia, Vivacia, viene lasciato, con una grande ingiustizia, invece che alla figlia Althea, legittima erede, nonché una delle protagoniste, al suocero Kyle che la trasforma in una nave di schiavi, con una grande sofferenza per la nave stessa.
Nei mercanti di Borgomago si intrecciano molte storie, quelle di Pentagron, veliero vivente abbandonato e pazzo, quello della famiglia Vestrit e del pirata Kennit in entusiasmanti intrecci con complotti e avventure mozzafiato e segreti che vengono a galla.
Cosa c’entrano i draghi?! C’entrano, c’entrano. E non c’è nulla di più bello. Un libro scorrevole dagli scenari suggestivi e con personaggi intensi.
Buona lettura!