lo spirito natalizio
di Floriana Francesca
La tradizione natalizia è così radicata nella nostra cultura, che non indovineremmo mai l’origine di alcuni suoi valori. Mentre ci dividiamo tra coloro che, impazienti, già da fine ottobre decorano porte e finestre, e coloro che vanno controtendenza e starnutiscono alla vista di luci e abeti, non sappiamo che Canto di Natale di Charles Dickens è, nell’epoca vittoriana, promotore dei più classici dei temi natalizi.
Il romanzo che fa parte della serie dei Libri di Natale dello scrittore inglese- è centrato sulla figura di Ebenezer Scrooge, avido finanziere che disprezza il Natale. È proprio in occasione di questa festività che il suo carattere cambierà per sempre. Visitato nella notte della vigilia dagli spiriti dei Natali passato, presente e futuro, che gli mostrano i suoi errori passati e le conseguenze future, Scrooge si redimerà, e la mattina di Natale inizierà la sua nuova vita da persona generosa e altruista. Al personaggio di Scrooge si sono ispirati diverse altre opere, e di Canto Di Natale sono stati fatti numerosi adattamenti cinematografici, sintomo di quanto successo abbia avuto la figura dell’avido triste e solo che subisce una conversione d’animo. È davvero affascinante come un libro del 1843 riesca a essere così attuale: Canto di Natale è, infatti, appassionato fautore di valori quali la famiglia e lo stare insieme durante le feste, i canti natalizi, i regali, la generosità e la carità per cui “a Natale siamo tutti più buoni”. Ritagliamoci del tempo per leggere (i bambini) e rileggere (i grandi) questo romanzo: potrebbe essere la cura a quell’allergia al Natale.