Martedì 18 giugno, alle ore 12, il Sindaco di Ardea, Mario Savarese, e un rappresentate del Comitato Popolare Pace per Manzù sono stati ricevuti a Roma al Ministero dei Beni Culturali. Al centro dell’incontro la questione sulla sepoltura di Giacomo Manzù, che ha ricevuto diverse polemiche nelle scorse settimane.
Durante il colloquio è stata definitivamente confermata e certificata, per mezzo di una folta documentazione, la volontà dell’artista di essere sepolto ad Ardea, dove riposa da ormai 27 anni. E’ stato, dunque, affermato come la rimozione della salma dal luogo di sepoltura sarebbe uno sfregio alle memoria di Manzù e una mancanza di rispetto verso sua moglie. Si è anche individuato ella direttrice del Polo museale Edith Gabrielli e nella direttrice del museo Manzù Maria Giuseppina Di Monte le persone che hanno dato il via, con una autorizzazione del tutto informale, al tentativo di sradicare Manzù da Ardea come se l’artista fosse un illustre sconosciuto, senza alcuna verifica della documentazione presentata dagli eredi per accertarne l’autenticità nell’interesse generale.
Il Comitato Popolare Pace per Manzù ha illustrato il piano dettagliato per valorizzare Ardea ed il museo Manzù, come voleva l’artista quando donò il museo allo Stato, nel suo contesto territoriale di appartenenza (Lazio virgiliano). Il piano di valorizzazione é stato valutato positivamente dai funzionari ministeriali anche alla luce di quanto prevedono le leggi per lo sviluppo turistico del nostro patrimonio artistico, storico e culturale.