Quando nella nostra vita arriva un cambiamento reagiamo in modi diversi. C’è chi si abbatte, si arrende e non accetta la realtà, e chi invece fiuta la novità ed è subito pronto a mettersi in gioco. Questi atteggiamenti sono rappresentati in Chi ha spostato il mio formaggio? da quattro personaggi, due topi e due gnomi, che vivono all’interno di un labirinto e ogni giorno vanno a caccia di formaggio. Un giorno tutti e quattro ne trovano un deposito pieno: i topi ne approfittano senza adagiarsi; gli gnomi, invece, convinti di aver finalmente trovato la felicità, si stabiliscono nei pressi del deposito e non fanno attenzione a quanto accade intorno a loro. Quando il formaggio del deposito è esaurito gli gnomi sono in crisi: chi ha compiuto un’ingiustizia simile? Perché il formaggio non c’è più, e come faranno ora? I topi, invece, accortisi per tempo della lenta e graduale diminuzione del formaggio, partono subito alla ricerca di nuovi depositi e ne trovano uno più fornito di quello precedente. Dei due gnomi, uno, Tentenna, è sconsolato; l’altro, Ridolino, dopo diverso tempo trascorso a lamentarsi dell’accaduto con l’amico, si fa coraggio e si decide a esplorare il labirinto alla ricerca di altro formaggio. Cercando ed esplorando ogni giorno, durante il cammino riflette su quanto è successo e capisce gli errori compiuti da lui e da Tentenna. Ridolino capisce sempre più dove ha sbagliato e scrive gli insegnamenti che ha tratto dalla vicenda sui muri del labirinto, e un giorno si imbatte finalmente in un deposito enorme di formaggio, in cui ritrova anche i topi. Tentenna è rimasto nel vecchio deposito e Ridolino si chiede se un giorno il suo amico troverà il coraggio di esplorare il labirinto e di raggiungerlo nel nuovo deposito.
La storia è semplice, il suo messaggio anche, e il libro si legge velocemente, ma l’insegnamento che dà è importante e utile per tutti: come si spiega nella stessa prefazione, la storia del formaggio ha cambiato la vita a molte persone prima di diventare un libro. Insegna ad adattarsi al cambiamento e a considerarlo come un’opportunità e non come una sfortuna, sia nel lavoro, sia nei rapporti interpersonali. Riusciremo a seguire l’esempio di Ridolino o rimarremo degli eterni Tentenna?
Spencer Johnson, Chi ha spostato il mio formaggio?, Sperling & Kupfer, 128 p., 16,50 €
Floriana Francesca