Il Coronavirus ha portato il malessere dell’isolamento: pena questa che dimora nella Psiche umana colpendo il nostro inconscio in questo periodo storico che stiamo vivendo. Questa condizione sociale con la privazione della vicinanza naturale con gli altri può diventare, in moltissimi casi è diventata, una seria malattia poiché si vive in un profondo turbamento interiore che colpisce il punto più delicato del nostro essere: l’inconscio. L’individuo e il collettivo convivono in una continua situazione di panico, che provoca ed aggrava conflitti interiori: fragilità e perdita dell’io.
La scultura “Covid-19: crollo psicosociale” di Francesco Guadagnuolo è l’agghiacciante percezione del malessere della psiche che incarna una donna accovacciata annientata dalla solitudine. Questo malessere procura stress emotivo causato all’isolamento nelle nostre case diventando una disumana condizione cui non eravamo preparati a sopravvivere. L’artista fa un’analisi stilistica attuale, immessa al tempo del Coronavirus, per propinare una configurazione e un concetto della condizione umana, fissata come emarginazione sociale. Per questo l’angoscia umana, con le sue malattie le sue afflizioni, i suoi pensieri, diventa contenuto ispiratore per l’artista. Con questa scultura Guadagnuolo ci vuole dire quanto si sbarrano le nostre libertà, avanza inevitabilmente l’abbandono, la tristezza e l’ansia da solitudine che attanaglia la vita di tutti i giorni e avanza ancora di più la paura incontrollabile dell’infetto virus. Abbiamo timore della vicinanza con il prossimo e ovviamente il contatto. Sappiamo che l’incontro tra persone significa rapporti sociali che non ne possiamo a fare meno, nella vita lavorativa e nei sentimenti umani.
La scultura di Guadagnuolo ci da una visione straordinaria di tutto questo nel tempo e nello spazio, cercando di esprimere il dolore dell’essere umano dentro quel tunnel dov’è difficile, ritrovare la luce. Questa è la condizione che qualsiasi persona potrebbe chiudersi in se stessa, infatti, la scultura di Guadagnuolo, esprime una donna accovacciata senza più interessi, alterando in modo perenne la propria esistenza.
Per Aristotele, l’uomo è un “animale sociale”, assolutamente disadatto nel vivere isolato dai suoi simili. Se si muore da Covid 19, si potrebbe anche morire di solitudine emotiva, Guadagnuolo ci vuole dire con quest’opera, quanto siano importanti gli affetti all’interno del comportamento umano, dimostrando ancora una volta l’autenticità della teoria aristotelica.