Uscirà in tarda primavera, con la casa editrice Rapsodia Edizioni, “Mani in cui credere”, il quinto libro di Daniele Falcioni, giovane scrittore apriliano. Quest’opera, del tutto innovativa, è nata grazie alla collaborazione artistica con Roberto Cornacchini, illustratore professionista, anche lui di Aprilia.
“Mani in cui credere” – racconta il giovane scrittore – è un’opera sperimentale. I versi nel libro saranno arricchiti dai disegni in stile noir di Roberto, mio carissimo amico, realizzati appositamente e sui quali lavoriamo a stretto contatto da qualche mese. Come le mie precedenti opere, anche “Mani in cui credere” tratterà principalmente i temi dell’eros, della morte e della dimensione onirica. Per la prima volta ci sarà un tema parzialmente nuovo: la natura, intesa sia come luogo di solitudine che dell’irrazionale, quindi per certi aspetti tutt’altro che rassicurante”.
Ma perché arricchire il romanzo con le immagini? “Perché una delle caratteristiche” – ci spiega Falcioni – della mia scrittura è la visibilità. Spesso i miei lettori mi raccontano di riuscire a vedere ciò che scrivo. Questo mio quinto libro nasce dalla volontà di scrivere poesie per certi versi lontane dalla recente tradizione poetica italiana. Il loro scopo è prima di tutto comunicare, e mi piacerebbe se riuscissero a farlo insieme al disegno di area fumettistica”.
Daniele Falcioni è uno scrittore che non riesce a stare fermo e, tra un verso e l’altro, non manca di impegnarsi nel sociale. Dopo il successo e l’interesse creato da “Madam Lou”, romanzo uscito nel 2015 edito da Rapsodia Edizioni, e che ha venduto un elevato numero di copie, sono prossimi i suoi incontri di poesia italiana nel quartiere Toscanini. Gli incontri inizieranno martedì 2 febbraio in via Londra n. 4 alle ore 20.30. “Ho scelto le sale del comitato di quartiere Toscanini perché si tratta di uno spazio non formale, ed è proprio lì che oggi soprattutto la cultura dovrebbe arrivare”.
Ma la cultura ad Aprilia? Secondo lo scrittore non manca. “Aprilia – afferma infatti – vive di tante piccole realtà, spesso underground, ma che perseguono obiettivi in genere comuni. Con maggiore sinergia e collaborazione si potrebbero raggiungere risultati migliori. Sono molti i posti ad Aprilia in cui si fa cultura. Alcuni esempi sono il Caffè Culturale, l’Ex Mattatoio, il Vallelata Village, sede dell’associazione L’Abbraccio. Sono realtà forti. Ma manca fra loro un po’ di sinergia, come dicevo”.
A breve inizieranno anche i suoi corsi di scrittura creativa, base e avanzato, al Caffè Culturale di Aprilia. All’interno del programma saranno presentati autori funzionali al corso proposto, come Charles Bukowski e Ernest Hemingway. “Cerco – spiega Falcioni – di trasmettere un’idea della letteratura e della scrittura ben precisa: entrambe potrebbero, e dovrebbero, essere uno stimolo per la verifica della concretezza. La letteratura per me non è evasione, ma invasione”.
Poco prima dell’inizio della nuova stagione, oltre al suo quinto libro, è attesa anche, presso la medesima casa editrice, l’Antologia “Voci nuove”, che ospiterà le poesie e i racconti delle sue allieve del Corso di Scrittura Creativa dell’anno 2015, svolto al Vallelata Village. Una primavera attesa, quindi, non solo per i fiori ma anche per i libri da leggere.