“Voltato l’angolo forse ancor si trova
Un ignoto portale o una strada nuova;
Spesso ho tirato oltre, ma chissà,
Finalmente il giorno giungerà,
E sarò condotto dalla fortuna,
A Est del Sole, a Ovest della Luna.”Il Signore degli Anelli, Tolkien
Tra libri e film, tutti noi abbiamo attraversato l’armadio di Narnia, preso il treno per un castello di magia e fatto un lungo viaggio per gettare un anello nel Monte Fato. Abbiamo pianto per la morte di Silente, cavalcato un drago e siamo rimasti in sospeso a sentire il discorso del re Aragorn, pronti a vincere una battaglia.
“Restate fermi, figli di Gondor, di Rohan, fratelli miei! Vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore. Ci sarà un giorno in cui il coraggio degli uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza, ma non è questo il giorno! Ci sarà l’ora dei lupi e degli scudi sfrantumati quando l’era degli uomini verrà al crollo, ma non è questo il giorno! Quest’oggi combattiamo… Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella Terra vi invito a resistere! Uomini dell’ovest!”
Aragorn, Il Ritorno del Re
Ed è proporio il famoso discorso di Aragorn che mi ha ispirato questo post. Esistono dei fantasy che vi trascinano in posti lontano, che vi fanno sorridere, innamorare, spaventare e commuovere e, alla fine della saga, non sarete più gli stessi di prima perchè non puoi “raccogliere le fila di una vecchia vita e andare avanti quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro“.
Qui di seguito, le sette saghe fantasy che vi faranno perdere un pezzetto di cuore.
1) Il Signore degli Anelli di Tolkien. Non potevo non nominare la saga fantasy che ha ispirato altri autori (tra cui Stephen King) e anche molti grandi della musica (come i Led Zeppelin o i Blind Guardian). La trama la conosciamo tutti: elfi, hobbit, l’unico anello, un re ramingo, un mago e tanta strada da fare a piedi.
2) Il Ciclo di Belgariad di David Eddings. Se trovate figo Gandalf è solo perchè non conoscete Belgarath il mago. La trama è un pò un clichè del genere fantasy: un talismano potente, una cerca, un giovane orfano, un signore oscuro, una compagnia di insoliti eroi e maghi potenti ma Eddings racconta tutto in maniera originale e divertente in uno dei migliori fantasy mai scritti.
3) La Trilogia dei Lungavista di Robin Hobb. Il protagonisto è un bambino che viene portato ad un castello da un nonno contadino che non riesce più a sfamarlo: è il figlio bastardo del principe erede al trono. Il ragazzo viene accolto al castello e affidato alle cure del capo stalliere dell’erede al trono. Il regno è devastato da misteriose razzie:i pirati delle Navi Rosse sono in grado, attraverso una sorta di manipolazione della mente chiamata Forgiatura, di annullare ogni sentimento di umanità nelle loro vittime. Il bambino sviluppa due capacità magiche: la capacità di leggere ed anche piegare il pensiero altrui al proprio volere e la capacità di entrare in contatto con gli animali. Crescendo verrà addestrato come assassino di corte perchè, essendo un bastardo, non potrà ereditare il regno e si muoverà tra intrighi reali e tentativi di liberare il suo popolo in tre romanzi mozzafiato. C’è anche il seguito: “L’Uomo Ambrato”, sempre di Robin Hobb, una delle mie autrici fantasy preferite.
4) Il Ciclo di Kerry (oppure (The Nightrunner Series) di Lynn Flewelling. Un giovane arciere è prigioniero in una cella, qui conosce un bardo che in realtà è una spia che non solo lo libera ma decide anche di tenerlo con sè e farlo diventare una spia a servizio di un vecchio mago (in tutti i fantasy migliori ci sono i maghi). I due protagonisti, Alec e Seregil, è impossibile non amarli. Insieme e da soli.
5) L’Ultimo Elfo di Silvana De Mari. Mi andava di inserire questa autrice/scoperta italiana che in un misto di tenerezza e umorismo è riuscita a delineare una storia dove la saggezza degli elfi si mescola al coraggio degli uomini e alla forza degli orchi in una saga fantasy che per quanto è ben definita non sembra italiana. Per la cronaca: io amo Rankstrail.
6) I Mercanti di Borgomago di Robin Hobb. In questo romanzo c’è tutto: dai pirati, alle navi parlanti e ai draghi. Un insieme di elementi per scrivere un buon fantasy senza esagerare in uno dei libri che mi ha incatenata di più.
7) Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George Martin. Conosciuto anche per la serie tv “Trono di Spade”. Ultimo posto perchè il successo credo gli abbia dato la testa e sta trascinando la storia troppo per le lunghe. Comunque se vi piacciono i libri in cui i protagonisti restano vivi fino alla fine…beh, questa storia non fa per voi.
Buona lettura!