Nessun Dove

«So che questa è una domanda indiscreta, ma lei, per caso, è clinicamente pazzo?»
«Possibile, ma assai improbabile. Perché?»
«Bè» ribatté Richard «Uno di noi deve esserlo per forza!»

Nessun dove, Neil Gaiman

La recensione della settimana: “Nessun dove” di Neil Gaiman

Dimenticate la seconda stella a destra o la Tana del Bianconiglio o il magico armadio e lasciatevi condurre da Porta nella fantastica Londra di Sotto, dove tutto è bizzarro e nulla è come sembra.
costruendo un’ambientazione bizzarra e pericolosa, ideando dei personaggi particolari e facendo largo uso dell’umorismo che contraddistingue il suo stile narrativo.

Il protagonista di “Nessun dove” è il giovane Richard che in un atto di pura generosità aiuta una giovane ragazza in evidente stato di difficoltà, la giovane Porta, in fuga da nemici che vogliono ucciderla.
Questo salvataggio, a Richard, costerà caro; non solo comprometterà il rapporto con la sua fastidiosa fidanzata o la sua carriera ma anche tutta la sua vita perchè Porta non appartiene alla Londra “di sopra”, la Londra confusionaria di tutti i gorni, ma alla Londra di sotto, una Londra pericolosa, invisibile, fantastica e piena di personaggi bizzarri come il marchese di Carabas, la cacciatrice Hunter, i Parla-con-i-ratti o gli Angeli che marciscono.

In questa Londra misteriosa le prospettive di vita di Richard si abbasseranno notevolmente, costantemente in pericolo in un viaggio esilarante per scoprire chi ha commissionato la morte della famiglia di Porta.

Nessun dove si distacca dall’Urban fantasy tradizionale e ripercorre le orme di Lewis Carrol in Alice Nel Paese Delle Meraviglie in un romanzo dall’ambientazione bizzarra e pericolosa con dei personaggi molto particolari.

Il tratto distintivo di tutto il romanzo è l’uso dell’umorismo che contraddistingue lo stile narrativo dello scrittore.

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