I camperisti prediligono l’Italia ma le aree di sosta sono carenti rispetto agli altri paesi europei
Il potenziale da cogliere e da valorizzare è grande: il plein air è unʼopportunità per il nostro Paese, ma soprattutto per quella nicchia, spesso dimenticata, fatta di borghi e piccoli Comuni. È stato presentato a Roma, per la prima volta in Italia, il Rapporto Nazionale sul Turismo en plein air in camper e in caravan 2012. Il documento rappresenta una fotografia a 360° dellʼindustria del caravanning e del mondo del turismo en plein air: una modalità di viaggio ecosostenibile scelta ogni anno da 5,6 milioni di visitatori, italiani e stranieri, nonostante le carenze del sistema ricettivo nazionale.
Da quanto è emerso l’industria del caravanning produce in Italia più di 600 milioni di euro di fatturato, di cui il 58% destinato allʼexport, con oltre 7.000 dipendenti, 4.000 diretti e oltre 3.000 indiretti. Il distretto industriale del caravanning made in Italy si trova in Toscana, tra le province di Firenze e Siena, con alcuni stabilimenti nel Lazio (Pomezia) e in Abruzzo (Atessa). Dal Rapporto emerge che ogni anno 5,6 milioni di turisti en plein air, di cui 3 milioni italiani e 2,6 stranieri, visitano lʼItalia, preferendo la vacanza itinerante on the road alle soluzioni di viaggio stanziali e alle destinazioni turistiche di massa. Il Rapporto fornisce, inoltre, un identikit del turista italiano e straniero che viaggia in camper.
Il camperista ha unʼetà media giovane, pari a 39 anni, e considera il viaggio come unʼesperienza da vivere in famiglia: infatti lʼ85% del campione pensa ad una vacanza con coniuge e figli a seguito. Mentre il camperista straniero, per lo più tedesco o francese, ha un’età media di 47-48 anni. Il 9% dei turisti en plein air ha un familiare con disabilità o con limitata capacità motoria e sceglie il camper perché è una modalità di viaggio che consente alle persone disabili di godersi appieno un periodo di relax. Un altro vantaggio è rappresentato dalla libertà di viaggiare insieme ai propri animali domestici: il 44% degli amanti del camper style, infatti, non deve rinunciare ad andare in vacanza senza il proprio amico a quattro zampe.
Il turismo itinerante in camper e in caravan, inoltre, rappresenta prima di tutto un approccio esclusivo al viaggio, senza alcuna necessità di prenotazione e per 365 giorni allʼanno. Gli Enti locali, con pochissimi interventi, possono investire sulla micro-ricettività en plein air realizzando o operando migliorie sulle aree di sosta camper affinché diventino uno strumento di promozione del territorio e accolgano un flusso di turisti sempre maggiore, generando un importante indotto a livello locale.
Nonostante lʼItalia sia la destinazione più ambita per la bellezza dei luoghi da visitare rispetto alle principali nazioni europee in cui è più diffusa la cultura del camper style, come Germania e Francia, risulta carente per offerta di luoghi di sosta, facilità di accesso alle strutture ricettive e servizi offerti. Non rimane che visitare il Salone del Camper 2012, lʼevento di riferimento per la community dei turisti itineranti, che si terrà dallʼ8 al 16 settembre a Parma per scoprire nuove mete e per incontrare gli operatori del settore.