Diego Monaldi, 16 anni, di Aprilia, ha esordito con la prima squadra del Montepaschi Siena in un’ amichevole con Efes Pilsen Istanbul. Al Mandela Forum di Firenze successo della compagine di Pianigiani contro quella di
Ataman, due grandi scuole a confronto in un round precampionato. Tre minuti giocati a fine partita da Diego, con i toscani in vantaggio. «Una cosa meravigliosa – dichiara Diego -, abbiamo superato i turchi in una partita molto intensa, abbiamo fatto leva sul rush finale dirompente. Non pensavo di entrare in campo, mi hanno fatto davvero un bel regalo a giocare vicino a Mc Intyre ed altri campioni. Il nostro allenatore ha fatto un ottimo lavoro tecnico su tutto il gruppo, siamo pronti a vestirci nuovamente con lo scudetto di campioni d’Italia. Una cosa stupenda. Il mio ruolo è stato quello di play, mi sono trovato bene in una competizione difficile, ad alto livello, con squadre attrezzate». Monaldi gioca in maglia azzurra nella Nazionale under 16 di Bocchino che ha disputato i campionati europei in Lituania con poca fortuna. Ad agosto, Diego ha ripresola preparazione in sede con gli under 17 della Mens Sana, con Magro coach, un club che cura molto il settore giovanile grazie alla politica voluta da Ferdinando Minucci, il miglior dirigente di basket in Europa. Diego Monaldi ha un pensiero: «Una dedica particolare va ai miei allenatori precedenti, alla Virtus Aprilia e la Lottomatica Roma, a Briscese, Paciucci, Bagni, Giulio Piccioli, Magro, i miei allenatori attuali che mi seguono giornalmente e offrono validi consigli». Un ragazzo di 1.81 di altezza, partito con voglia di emergere da Aprilia, è arrivato giovanissimo ai vertici del basket italiano. Monaldi è una vera promessa in un basket italiano con sempre meno talenti e tanti brocchi, ma mantiene i piedi per terra: «So di dover ancora lavorare tanto e sacrificarmi per arrivare in alto, semmai stabilmente in prima squadra. Siena è una città a misura d’uomo, mi trovo bene, la società è campione d’Italia, questo dice tutto. Spesso mi alleno con la prima squadra, è molto gratificante, a Firenze ho avuto l’occasione d’oro di giocare con loro vista l’assenza di Lavrinovic e Zisis».