Novità per il Codice della Strada. L’iter è ancora lontano dalla sua conclusione, ma la Commissione Trasporti della Camera ha approvato alcuni punti della legge delega sull’argomento che dovrebbe essere passata al vaglio delle autorità nei prossimi mesi. In arrivo quindi cambiamenti importanti al fine di migliorare la sicurezza e di ridurre l’alto numero di vittime e feriti causato dagli incidenti stradali. L’attenzione è rivolta ai minorenni, alla guida di ciclomotori non superiori a 50 cc, dei quadricicli leggeri e di moto e scooter fino a 150 cc. con l’obiettivo di responsabilizzare i più giovani alla guida sicura.
Così anche gli Under 18 alla guida di ‘cinquantini’ o di ‘minicar‘ avranno la patente a punti e potranno essere sanzionati con la decurtazione dei punti, il ritiro, la sospensione o la revoca della patente. Le novità coivolgono i quattordicenni che dispongono di patentino AM e i ragazzi che dai 16 anni possono conseguire la patente A1. Ad oggi, infatti, i possessori di patente AM (per scooter di cilindrata uguale o inferiore a 50cc) e patente A1 (scooter fino a 150 cc) non erano soggetti alle stesse norme dei guidatori con patenti superiori (A2, A, B1, B, BE ecc.) che presupponevano una diminuzione degli iniziali 20 punti per infrazioni più o meno gravi. Ora, quindi, trattati come tutti gli altri guidatori, avranno un motivo in più per rispettare le regole.
Buone notizie nel nuovo codice per i neopatentati. Nel primo anno anno potranno guidare auto che eccedono gli attuali 55 kW/tonnellata se sono affiancati, durante la guida, da “una persona di età non superiore a 65 anni”, munita di patente valida e conseguita da almeno 10 anni, e che “abbia una durata non superiore a sei mesi quando il conducente neopatentato, nel medesimo intervallo di tempo, non si sia reso responsabile di violazione a norme comportamentali del Codice della strada da cui derivi decurtazione di punteggio”.
Saranno invece obbligati a guidare vetture depotenziate i conducenti con più di 80 anni, categoria in forte crescita in Italia. Inoltre, il ministero della salute avrà il compito di adottare “linee guida cogenti in relazione alle attività di accertamento dei requisiti psicofici per il conseguimento e il rinnovo della patente” destinate alle commissioni mediche locali e ai medici monocratici (quelli in quiescenza sono esclusi).
E si stabilisce anche che il rinnovo di validità della patente degli ‘over 80’ “abbia la durata di un anno e sia effettuato senza oneri aggiuntivi”, aggiungendo però che “qualora il conducente con età superiore a 80 anni non si sottoponga al rinnovo annuale, la patente è rinnovata ogni due anni e abilita alla guida dei veicoli indicati per la categoria AM, limitatamente ai ciclomotori a tre ruote e ai quadricicli leggeri”.
Con questo decreto il governo tenta anche di dare un freno ai comuni che con multe selvagge tentano di sanare i buchi nei propri bilanci. I proventi delle sanzioni per violazioni al codice della strada, infatti, secondo il testo approvato in questi giorni, dovranno essere destinati per almeno il 15% ad un fondo utile a intensificare i controlli su strada e per almeno il 20% a un fondo per la sicurezza stradale.
Tali norme potrebbero diventare molto presto realtà.
Melania Limongelli