Detenuto dà in escandescenza mentre un altro tenta il suicidio: due situazioni risolte dagli Agenti di Polizia Penitenziaria. Nella mattinata di ieri, un detenuto di origine straniera è andato in escandescenza durante la colazione e ha iniziato a inveire contro il detenuto lavorante.
L’episodio è continuato in cella, dove il detenuto, andato fuori controllo, ha iniziato a spaccare i sanitari in ceramica della propria cella e a minacciare gli Agenti della Polizia Penitenziaria con due spuntoni degli stessi. Nonostante le minacce, gli insulti e gli sputi, gli Agenti hanno lavorato con calma e professionalità, riuscendo a riportare alla calma il detenuto.
La mattinata, per gli Agenti della Penitenziaria, si è conclusa con un tentativo di suicidio da parte di un secondo detenuto. L’uomo è stato trovato agonizzante perché appeso dal collo con una corda creata artigianalmente alla finestra della propria cella. Il tempestivo intervento dell’Agente di sezione ha evitato il peggio: grazie all’ ausilio di alcuni detenuti.
“Come sindacato Si.P.Pe. (Sindcato Polizia Penitenziari) affiliato Ugl P.P.- affermano i Sindacalisti Carmine Olanda e Ciro Borrelli- vigileremo su questi episodi per capire quali siano le vere cause che hanno portato il detenuto a fare un gesto simile”.