“Donne e media”: contro gli stereotipi

Bonafoni:”Il protocollo d’intesa Donne e Media è uno strumento attraverso il quale la Regione Lazio fa propria la responsabilità di promuovere una rappresentazione rispettosa dell’identità femminile nei mezzi di comunicazione di massa”

Ogni cinque anni viene realizzato un monitoraggio sulla rappresentanza delle donne nei mezzi d’informazione quali stampa, radio, TV, Internet e Twitter. Il progetto chiamato “Global Media Monitoring Project” (Gmmp) è stato realizzato per la prima volta nel 1995, in occasione della Conferenza mondiale sulle donne organizzata dall’Onu a Pechino. Nel 2015 è stato realizzato anche un focus specifico sul Lazio, grazie al Co.Re.Com.

Rappresentazione equilibrata e corretta delle donne sui media: questa la sfida ancora aperta cui anche il Corecom Lazio vuole partecipare.

Donne forti, autorevoli, competenti, con ruoli attivi e rilevanti nella società, queste immagini sono ancora marginali rispetto a quelle che rimandano a un’immagine femminile di debolezza.

Per demolire il pregiudizio di genere e modificare l’immagine stereotipata delle donne il protocollo è un tassello importante di una politica di empowerment delle donne e di una democrazia paritaria.

Nel nostro lavoro di contrasto alla violenza contro le donne – ha commentato Cecilia D’Elia, presidente della Cabina di Regia sulla violenza contro le donne – per essere efficaci bisogna andare alla radice del fenomeno e contrastare la cultura del possesso che produce la violenza. La comunicazione ha un ruolo essenziale nella formazione del discorso pubblico e del senso comune sulla violenza – ha aggiunto – per il modo in cui sceglie di raccontarla, cogliendone la dimensione strutturale e la radice culturale, per la rappresentazione della figura femminile che decide di offrire, per come affronta il problema della cultura maschile che la produce”.

Il protocollo d’intesa Donne e Media – ha sottolineato Marta Bonafoni, consigliera regionale, è uno strumento attraverso il quale la Regione Lazio fa propria la responsabilità di promuovere una rappresentazione rispettosa dell’identità femminile nei mezzi di comunicazione di massa. Anche da un’informazione corretta e davvero rispettosa dei generi passa quel cambiamento culturale che è la vera arma contro la violenza sulle donne”.

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