Sgravi fiscali anche per i mobili

Oltre la spesa della ristrutturazione, ma entro i 10 mila euro

Il decreto casa dopo l’approvazione alla Camera diventa legge. La scadenza per lo sgravio è fissata alla fine di quest’anno, ma la norma consente di recuperare, entro i massimali consentiti, anche le spese sostenute a partire dal 6 giugno 2013. La detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di arredi viene liberata da una serie di vincoli: per prima cosa ci deve essere in corso una ristrutturazione edilizia, per la quale siano state chieste detrazioni. Per coloro che potranno usufruire della detrazione del 50 per cento dell’ Irpef, potranno richiederla anche per le ulteriori spese documentate e sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 per l’acquisto di mobili, grandi elettrodomestici, come frigoriferi e lavatrici, in classe non inferiore alla A+ e forni di classe A. Dovrà trattarsi di mobili nuovi.

detrazioni irpef

E’ importante ricordare che il tetto massimo di spesa per la ristrutturazione rimane di 96 mila euro; mentre per il bonus mobili il tetto massimo di spesa, ancora in vigore, è di 10 mila euro. A quest’ultimo importo potranno essere conteggiate anche le spese di trasporto e montaggio. Lo sconto, comunque, andrà spalmato su più dichiarazioni dei redditi, ripartendolo in dieci quote annuali di pari importo. E dividendolo se ci sono più proprietari. E’ importante far notare che le spese per gli arredi andranno conteggiate separatamente da quelle per le ristrutturazioni. E i relativi massimali (10 mila e 96 mila euro) andranno calcolati in maniera indipendente.

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