La riapertura dell’ex cinema Metropolitan é possibile, ma a condizione che il 70% sia dedicato alla sala cinematografica, mentre il restante 30% alla parte commerciale.
La Regione Lazio ha espresso parere negativo sul progetto di trasformazione dell’ex cinema Metropolitan, in via del Corso a Roma, perché prevedeva il 90% della riqualificazione dedicata alla parte commerciale e il 10% alle attività culturali, quindi in contrasto con la normativa regionale sulle sale cinematografiche.
In particolare, gli uffici tecnici, supportati dall’Avvocatura regionale, hanno evidenziato come il progetto presentato sia in contrapposizione con la legge 5 “Disposizioni in materia di cinema e audiovisivo”, approvata dal Consiglio regionale il 2 luglio 2020, che contiene una serie di disposizioni a sostegno del settore cinematografico, audiovisivo e multimediale con specifico riferimento alla valorizzazione delle sale e delle arene cinematografiche. Tali determinazioni escludono, pertanto, la possibilità che una sala cinematografica possa essere trasformata in un esercizio di natura commerciale se non limitatamente al massimo del 30% della relativa superficie.
Il parere negativo, dunque, arriva al termine di un lungo e minuzioso esame normativo e giuridico sostenuto dalle competenti direzioni regionali: un impegno accurato che ha richiesto tempo e supplementi di analisi per verificare la fattibilità dell’accordo di programma e assicurare il rispetto delle leggi, delle competenze e delle prerogative della Regione, oltre che la volontà del Consiglio regionale, che appena due anni fa ha voluto approvare una legge per la tutela e la valorizzazione del patrimonio cinematografico del Lazio.
Chiara Ruocco