Battuta d’arresto per la guida delle auto a 16 anni: ieri la commissione Lavori pubblici del Senato l’ha eliminata dal testo del disegno di legge sulla sicurezza stradale (il pacchetto Bianchi), in discussione a Palazzo Madama, un mese dopo essere stato approvato dalla Camera. Dal dibattito esce anche un ulteriore inasprimento per i giovani: qualora il testo non venisse più cambiato, i neopatentati potrebbero guidare auto ancora meno potenti di quanto deciso dalla Camera. Decisi poi un ulteriore giro di vite sulle sanzioni per guida in stato di ebbrezza, il divieto di trasporto di bambini con meno di cinque anni di età su motocicli e ciclomotori e obblighi più precisi di informazione ai conducenti sui controlli di velocità in corso. Riguardo alla guida a 16 anni, in commissione sono emerse perplessità che rispecchiano le reazioni dell’opinione pubblica alla notizia dell’approvazione da parte della Camera. Si è così preferito rimandare. Se questa linea prevarrà anche in Aula e nel probabile successivo passaggio alla Camera, se ne riparlerà nell’ambito della riforma organica del Codice della strada, per la quale il pacchetto Bianchi prevede una delega al Governo. Quanto ai limiti per i neopatentati nei primi tre anni di guida, sarebbe consentito guidare solo auto con rapporto peso-potenza di 50 kiloWatt per tonnellata, invece dei 60 fissati dalla Camera. Ciò escluderebbe dai modelli guidabili (si veda «Il Sole- 24 del Lunedì» del 2 luglio), per esempio, le poche Alfa Romeo, Audi e Bmw “autorizzate” dalla Camera. Sull’alcol, la commissione ha evitato di introdurre la confisca del veicolo,com’era stato proposto da alcuni politici nelle scorse settimane: ci si è limitati al fermo amministrativo per tre mesi e solo per chi provoca incidenti. Istituite tre fasce di sanzioni: per chi viene trovato con tasso alcolemico da 0,5 a 0,8 grammi per litro, ammenda da 500 a 2.000 euro, arresto fino a un mese e sospensione patente per tre mesi; da 0,81 a 1,5, ammenda da 800 a 3.200 euro, arresto fino a tre mesi con obbligo di attività socialmente utile e sospensione patente da 6 a 12 mesi; oltre 1,5, ammenda da 1.500 a 6.000 euro, arresto fino a 6 mesi con attività socialmente utile e sospensione patente da uno a due anni).