Il MovAp attacca Terra sulla questione dei conti di Ri.Da. Ambiente

Arriva la richiesta di pignoramento da parte del Sindaco Antonio Terra dei conti della Ri.Da Ambiente per i mancati versamenti dei benefit ambientali.

“Da sceriffo di altri tempi il Sindaco assicura fermezza sul tema negando come invece ampiamente sostenuto dal suo consigliere di maggioranza Marco Moroni qualsiasi trattativa con il patron della società di Campoverde”. Incalza sulla posizione del Sindaco il MovAp “Mal si presta al ruolo di sceriffo un sindaco che per anni si è scordato di riscuotere un benifit a favore delle casse comunale e che dopo quasi dieci anni si ricorda che il titolare di una “concessione pubblica” deve a tutti noi un “entrata patrimoniale” normativamente dovuta e su cui nessun Sindaco, neppur nel remoto Burkina Faso, ha margini di manovra in termini di trattativa”.

La relazione predisposta sui mancati versamenti da parte della società Ri.Da. al comune di Aprilia per i benefit ambientali ha fatto emergere cifre allarmanti che negli anni avrebbero dovuto compensare gli apriliani per i disagi subiti dal nostro territorio in questi anni in virtù della presenza di un impianto di trattamento dei rifiuti di grandissime dimensioni. Oltre 4.500.000 di euro dal lontano 2010 ad oggi di mancati pagamenti per compensare gli apriliani dei danni ambientali causati dal trattamento dei rifiuti organici di altri comuni.

“Oggi si propone il pignoramento di soli 2,6 milioni di euro che è bene ricordare non entreranno nell’immediata disponibilità delle casse comunali, senza dimenticare l’aspetto più paradossale di questa storia ovvero l’intreccio con la gestione dei rifiuti romani. Infatti, dalla relazione tecnica del 30 ottobre 2018 redatta dall’Ing. Giovanni Cavallo non è stato possibile determinare i conferimenti del comune di Roma che in questi anni ha gestito la sua emergenza rifiuti trasportando moltissime quantità di rifiuti indifferenziati nell’impianto apriliano di Campoverde. La mancata quantificazione del benefit di spettanza del nostro comune sembra essere dovuto alla mancanza di dati al riguardo che impedisce di quantificare quel 4 % della tariffa spettante al comune ove è ubicata l’impianto di trattamento dei rifiuti.”

 

 

 

 

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