Bambini è Obesità

Come nutrire il prorpio bambino

L’ALLARME DELLA COMUNITA’ SCIENTIFICA E I CONSIGLI PER UNA CORRETTA EDUCAZIONE ALIMENTARE

Quello dell’obesità è un problema dilagante che riguarda in modo sempre più preoccupante anche i bambini. Nel nostro paese le statistiche mostrano il sovrappeso infantile – sebbene rimasto finora arginato – è un fenomeno in crescita. Secondo i dati della Fondazione italiana per la lotta all’obesità infantile, ben il 23% dei bambini italiani ha problemi di peso, mentre il 12% è obeso. Negli Usa la chirurgia bariatrica sugli adolescenti non è proibita e si sta diffondendo in modo preoccupante. In un solo anno sono più di cinquemila gli adolescenti americani che, con il consenso dei genitori, si sono sottoposti alla liposuzione. Dati raccapriccianti se riflettiamo sul fatto che in moltissimi casi basterebbe educare i bambini a nutrirsi in modo sano, a praticare uno sport e a giocare di più all’aria aperta. La prevenzione all’obesità dovrebbe iniziare già nei primi anni di vita. L’attività fisica abbinata ad una corretta educazione alimentare dovrebbero essere incentivati nell’ambiente familiare e scolastico, perché un bambino obeso diventerà con ogni probabilità un adulto con problemi di salute, primi fra tutti diabete, cardiopatia, ipertensione e disturbi ortopedici. Ma fra le cause principali di abitudini poco salutari nei nostri bambini non ci sono soltanto merendine, fast food ed eccessiva sedentarietà. L’allarme della Società Italiana di Pediatria mette sotto accusa nelle diete dei piccoli anche il sale. I nostri bambini infatti assumono troppo sodio ed i maggiori imputati sono latte e cereali. Con il latte materno l’apporto di sodio è modesto, ma con lo svezzamento la dieta del bambino comincia ad assomigliare pian piano a quella dell’adulto e spesso questo processo viene abbreviato con l’introduzione di quantità di nutrienti inadeguate, “da adulti”. Il latte vaccino ed il sale da cucina, ad esempio, dovrebbero essere introdotti soltanto dopo il primo anno di età, meglio ancora dopo il secondo, invece spesso vengono somministrati molto prima.
La piramide alimentare del bambino prevede un apporto del 10-15% di proteine, del 30% di grassi e del 55-60% di carboidrati. Le calorie devono essere ripartite in 3 pasti principali intervallati da uno spuntino a metà mattina e da una merenda pomeridiana, secondo la seguente distribuzione: Colazione 15%, Spuntino di metà mattino 5%, Pranzo 40%, Merenda 10%, Cena 30 %.
Per una corretta alimentazione del bambino in età scolare basterà seguire delle semplici regole ed appellarsi al nostro buon senso: variare il più possibile gli alimenti dei diversi gruppi alimentari; alternare le fonti proteiche; consumare regolarmente frutta e verdura; assumere quotidianamente carboidrati complessi attraverso pasta, pane e riso, preferibilmente a pranzo, senza dimenticare i cereali integrali; adottare tecniche di cottura con pochi grassi (al forno, al vapore, al cartoccio) ed evitare soffritti e fritture; controllare l’assunzione giornaliera di una quantità adeguata di acqua; limitare il consumo di snack ricchi di grassi e zuccheri, preferendo quelli a basso contenuto calorico e alto valore nutrizionale. Uno snack può costituire un fondamentale apporto di nutrienti per il bambino, basta saper scegliere quello giusto e – se confezionato – leggere bene le etichette. Può essere consumato a colazione, durante lo spuntino di metà mattino e/o a merenda, ma mai a pranzo e cena e non deve superare le 150/200 cal. Inoltre, un consiglio sempre valido, anche per noi adulti, è quello di evitare di mangiare davanti alla TV! E’ provato che si tende a consumare molto di più! La distrazione della TV, infatti, rende meccanica l’azione del mangiare distogliendo l’attenzione sul sapore dei cibi e sulla sensazione di sazietà. E’ in generale una sana abitudine insegnare ai nostri figli ad ascoltare il proprio corpo e a servirsi da soli a tavola!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *